mercoledì 4 dicembre 2019

Dal vangelo di Marco



Nel vangelo apocrifo "Mazinga Nostalgia" di Marco Pellitteri, quarta edizione pubblicata nel 2018, è possibile leggere di tutto e di più, ma di quei due tomi, ci si può realmente fidare?
Come molti sapranno, io mi rifiuto di acquistarlo perché non ne vedo l'utilità, dato che si propone come guida agli anime giapponesi, ma poi si scopre che il presunto "esperto" non conosce molte nozioni fondamentali e supplisce queste sue deficienze ... semplicemente "inventando" !
Insomma, la classica "esposizione creativa" di un autore in cerca di fama.
.
Per dimostrare questa mia avversione, qualche settimana fa mi sono fatto inviare un estratto del recente libro "Mazinga Nostalgia".
Di seguito vi ricopio integralmente la nota n.19 e poi la analizziamo insieme.


Adopero qui anche io le definizioni <<Spaziali di Vega>>, che è quella che venne usata più spesso nell'adattamento italiano della serie animata, e <<Veghiani>>, che è quella che fu scelta dagli autori dei libri illustrati italiani basati sui personaggi.
Sia notata di passaggio la finezza linguistica <<Veghiani>> invece di <<Vegani>>.
I vegani come gruppo di persone che mangiano solo frutta e verdura non erano all'epoca (fine anni Settanta) ancora chiamati così, bensì vegetaliani (variante radicale dei vegetariani), tuttavia è interessante la vena quasi profetica dell'evitare il termine <<vegani>> da parte di coloro che si occuparono dell'adattamenta RAI.
Sia annotato, comunque, che in italiano per questioni ortografico-grammaticali e fonetiche, <<Veghiani>> è corretto e <<Vegani>> è scorretto, se si intende indicare ipotetici abitanti di Vega.
Ho avuto modo di illustrare la natura di questa sottigliezza linguistica nel corso della trasmissione di radio Tre -La lingua batte-, puntata dell'8 maggio 2016, <<L'italiano dei cartoni animati>> e ancor meglio nella sua integrazione del 15 maggio 2016, in cui ho potuto spiegare il tema in modo più dettagliato.
Si noti infine che in alcuni articoli su Goldrake su quotidiani e settimanali di grande tiratura negli anni 1978-'80 gli alieni di Vega vennero chiamati, in modo maldestro, perfino <<Veganiani>> (sic!)

Tratto da "Mazinga Nostalgia" di Marco Pellitteri,
quarta edizione pubblicata nel 2018,
tomo II, pag. 1156, nota a fondo pagina n.19.


Come avete notato, ritorniamo sulla faccenda di "veghiano" per capire il come questo autore abbia volutamente omesso/modificato alcuni fatti, al fine di manipolare a suo uso e consumo ... la "verità".
La tecnica è semplice: mescolare alcune nozioni vere con altre "costruite ad arte".

_1_
Mette in evidenza che la definizione di "Spaziali di Vega" è la "più usata", ma ciò significa che tende, sin da subito, a mettere in secondo piano il fatto che ci sono definizioni meno usate ma comunque presenti

_2_
Dice che "Veghiani" è la scelta usata dagli autori dei libri illustrati italiani basati sui personaggi, ma non ne approfondisce il perché.
Oggi, grazie alla mia ricerca approfondita sulla questione, sappiamo che fu una scelta dettata dalla premura di andare in stampa e non da reali e approfondite conoscenze della lingua italiana, come ho ampiamente dimostrato qui:
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegano#Concludendo:_cosa_.C3.A8_realmente_successo_nel_1978.3F

_3_
Poi, tutto il resto va di conseguenza ...
Essendo Pellitteri un chiaro simpatizzante del veganesimo, ha inserito il classico "pistolotto" sul quell'argomento.
Purtroppo lo fa utilizzando termini e frasi volte a convincere il lettore delle sue tesi, ma sono chiaramente delle stupidaggini:

a) "la finezza linguistica <<Veghiani>>"; quella che lui chiama "finezza" è in realtà un banale errore, come è stato confermato dalla Accademia della Crusca

b) "è interessante la vena quasi profetica dell'evitare il termine <<vegani>>", in realtà è interessante notare come questo autore sia abile nel circuire il lettore guidandolo in fantasiose conclusioni propedeutiche alle sue errate tesi; la verità da lui opportunamente celata, è che il doppiaggio per questo tipo di cartone animato attraversava la fase "pioneristica" e, diversamente da quello che Marco scrive, il termine -vegano- è stato usato nella puntata n.24 della serie animata, il 5 maggio 1978 (nella quale, "vegano", è usato per la prima volta in un audio video italiano).
La cosa grave è che, Marco Pellitteri, per ben 40 anni (da maggio 1978 a febbraio 2018) ha ignorato del tutto questa nozione dimostrando di non essere "esperto" del cartone animato (io preferisco chiamarli cosi) di Goldrake; cioè "ha toppato clamorosamente" sul principale personaggio oggetto dei suoi lunghi studi, al quale ha dedicato libri sin dalla prima edizione di Mazinga Nostalgia del 1999!



_4_
Ed eccoci giunti alla "balla" finale ...
"Sia annotato, comunque, che in italiano per questioni ortografico-grammaticali e fonetiche, <<Veghiani>> è corretto e <<Vegani>> è scorretto, se si intende indicare ipotetici abitanti di Vega."
Qui, tronfio delle sue personali convinzioni poi rivelatesi totalmente errate, espone un concetto senza fornire alcuna fonte.
Ed infatti, la verità è esattamente l'opposto, vedi la spiegazione della Accademia della Crusca: "da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano."
https://eglifalco.blogspot.com/2019/09/vegano-veghiano-risposta-della.html


_5_
Nuovamente, Marco, usa la tecnica del dire cose inesatte, convinto che il lettore non sia in grado di controllare quanto scritto.
Egli si pavoneggia citando due trasmissioni radiofoniche nelle quali ha partecipato, dicendo:
"Ho avuto modo di illustrare la natura di questa sottigliezza linguistica nel corso della trasmissione di radio Tre ..."
Chi, come me, si è preso la briga di andarsi ad ascoltare le trasmissioni citate, nota la totale assenza di spiegazione e di fonti sulle citate "questioni ortografico-grammaticali e fonetiche".


Oggi sappiamo che Marco Pellitteri ha volutamente inventato "questioni ortografico-grammaticali e fonetiche", perché ha cancellato l'unica sua spiegazione, scritta nel suo profilo personale e pubblico di facebook.
Se poi si aggiunge che è stato clamorosamente smentito dai veri esperti linguisti della Accademia della Crusca, allora il quadro è completo.
Una cosa certa è che Marco Pellitteri, il 24 marzo 2018, aveva annunciato, in una intervista ad una webradio, che avrebbe scritto un articolo in merito "da pubblicare da qualche parte"; ma registro che, al momento, di questo "articolo" non se ne ha traccia.




sabato 14 settembre 2019

I seleniti Alphani




Come sapete, la risposta della Accademia della Crusca ha posto, finalmente, la parola FINE alla ormai famosa diatriba "vegano"-"veghiano".
Pochi però hanno notato che, se realmente esisteva un suffisso -iano, ciò avrebbe comportato il dover mettere in discussione anche il termine "Alphani" in Spazio1999.
Perché?
Perché, pur di dare credito all'assurda teoria di una regola grammaticale, l' "inventore" del suffisso -iano da applicare a Vega, aveva scomodato il fatto che Vega esiste ... salvo poi dimenticarsi che è una stella 😂 .
Voi mi direte, si ma che c'entra la diatriba di Vega con la Luna?
Bhe, ci sono 2 cose:
 

_1_
se esistesse il suffisso -iano e un obbligo grammaticale di doverlo usare, allora dovremmo dire "Alphiano", ma abbiamo appurato che ciò NON è assolutamente vero.
 

_2_
La Luna esiste, ed è, nelle sue limitazioni, "abitabile" da esseri umanoidi !
Ora, in italiano, i suffissi che rispondono a un generico "quelli di ...", sono principalmente tre: -ese, -ino e -ano; quindi "Alph-ano" corrisponde perfettamente a quello usato.
Però, leggendo la nota della Accademia della Crusca riguardo alla scelta del suffisso, troviamo: "ma per la luna si usa selenita", quindi "quello della Luna" (ciò che si riferisce all’astronimo Luna) è un selenita.
 


Ma allora, è errato dire Alphano? No !
Il motivo è semplice: gli Alphani sono "quelli della" base Alpha !
Cioè, ipotizzando che sulla Luna ci siano due o più basi lunari, avremo gli Alphani per la base Alpha, i Betani per la base Beta e cosi via...
Però, in generale, "quelli della Luna" si chiamano, in italiano, i "seleniti".

Buon 13 settembre ... e che la Luna rimanga con noi !

FONTI:
http://www.accademiadellacrusca.it/…/domand…/vegano-veghiano

http://treccani.it/vocabolario/selenita
selenita (o selenite) s. m. e f. e agg. [dal gr. Σεληνίτης, der. di σελήνη «luna»] (pl. m. -i), letter. – Abitante immaginario della Luna: più di noi sereno Vedrà la luce il primo Selenita (Pascoli); per estens., come agg., stravagante, lunatico: l’agenzia turistica Dove la trovò un tale Non meno s. ma comprensibile (Montale).



domenica 8 settembre 2019

Vegano-Veghiano Risposta della Accademia della Crusca

Lo scorso 3 settembre 2019, la Accademia della Crusca ha risposto al mio quesito riguardo a eventuali regole grammaticali sull'uso di "vegano" o "veghiano" riguardanti l'argomento FANTASCIENZA.
http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/vegano-veghiano

Di seguito analizzerò e commenterò questa risposta mettendola in relazione alla presunta "ricerchina" di Marco Pellitteri. Detta "ricerchina", a suo dire, dimostrava che il termine "vegano" non era utilizzabile, ma ora vediamo cosa ne pensa la Accademia della Crusca.

                                                                                                                               
[Aggiornamento]
In questo post farò riferimento alle presunte regole grammaticali spiegate da Marco Pellitteri in un suo post pubblicato nella sua pagina personale e pubblica di facebook, ma che in seguito ha rimosso.
Dal canto mio, per spiegare cosa è avvenuto sono costretto a citare alcuni passaggi di quel lunghissimo post rimosso.
In esso, tra le tante cose errate, diceva di aver spiegato queste motivazioni in un suo libro, cito:


Ultimamente l’ho fatto nella IV edizione del mio libro “Mazinga Nostalgia” (tomo II, uscito questo mese [era Aprile 2018, ndr], edizioni Tunué). Prima ancora, lo avevo fatto in due puntate del programma di Radio Rai Tre “La lingua batte” di Cristina Faloci (dell'8 e 15 maggio 2016). Tuttavia, a onor del vero, in “La lingua batte” avevo affermato che la parola “vegano” non è attestata nel doppiaggio storico di “Atlas Ufo Robot”. Devo correggere quest'affermazione, perché in effetti nell'edizione italiana della puntata 24 di “Atlas Ufo Robot” (risalente al tardo 1978) viene usata la parola “vegane” in riferimento alle truppe di Vega.


Si noti che la puntata 24 fu trasmessa il 5 maggio 1978 e non nel "tardo 1978"!
Inoltre, non cita la occorrenza in cui Venusia dice "spia spaziale dei vegani", dimostrando in modo inequivocabile che per 40 anni (dal 1978 al 2018), da esperto, non ha mai visto con attenzione quella puntata.
Questa è una grave mancanza, in quanto Pellitteri ha sottovalutato il fatto che il termine "vegano" è stato usato per la prima volta in un audio/video italiano (in "Atlas Ufo Robot"), utilizzato per la fantascienza, ed antecedentemente alle prime occorrenze riguardanti il movimento vegan in Italia.

Ma rimaniamo in tema.
Nel libro è risultato non esserci le motivazioni riguardanti le regole grammaticali descritte nel post rimosso da facebook, delle quali ora vi cito solo le conclusioni finali di quel lunghissimo post:


C'è una differenza fra aggettivi deonomastici: all'interno di questa categoria, una sottocategoria speciale è quella degli aggettivi deantroponimici, cioè derivati da nomi di persone; questi, nel caso terminino con il suffisso -ano, spesso non vogliono la lettera i davanti, laddove molti degli altri aggettivi deonomastici, in particolare quelli derivati da nomi di luoghi, prevedono il suffisso -iano (e appunto, per questioni eufoniche, in alcuni casi -hiano e -ziano).


Risulta evidente che affidare questa spiegazione solamente ad un post di facebook e poi rimuoverlo, dopo aver venduto il libro, non depone a favore della sua credibilità.
                                                                                                                               


Ed ora, ecco cosa dice la Accademia della Crusca:



Quesito:
Alcuni utenti ci chiedono quale potrebbe essere il nome degli ipotetici abitanti di Vega, anche in considerazione della possibile sovrapposizione con una forma usata per indicare coloro che seguono una dieta esclusivamente vegetale.


Vegano  o veghiano?
Il quesito posto dai lettori potrebbe sembrare ozioso, considerato che il pianeta Vega e i suoi abitanti appartengono esclusivamente alla letteratura fantascientifica, tuttavia apre la strada a vari tipi di considerazione.
Abbiamo nel nostro caso:
 1) un aggettivo “etnico” o di relazione che fa riferimento a un astronimo inesistente se non nella fantasia di alcuni autori e traduttori;
 2) un aggettivo che indica rapporto e correlazione con una stella autentica, Vega (ossia Alpha Lyrae, la più luminosa dell’emisfero celeste boreale dopo Arturo, così battezzata riducendo un sintagma arabo per ‘avvoltoio che plana’), ma in quanto stella evidentemente disabitata;
 3) un aggettivo di conio recente che indica un particolare tipo di persona vegetariana.



Il cappello introduttivo spiega il perché questo quesito, apparentemente futile, è in realtà molto interessante dal punto di vista linguistico e sono molto contento di essere riuscito a trasmettere queste motivazioni.

Nel contempo, aggiungo che ci sono, come vedremo in seguito, anche altri importanti motivi, riguardanti altri ambiti.
Ma proseguiamo nella lettura ...

Come ben evidenziato dagli attentissimi lettori, e in particolare da Italo P. (Bari) a proposito del cartone animato Goldrake (dal 1978), dove l’eroe combatte i nemici provenienti da Vega, gli spettatori attribuivano a questi ultimi il nome di vegani, supportati da qualche puntata in cui veniva usato, appunto, il termine vegani/e. Ma già su alcuni libri dell'epoca era possibile leggere il termine veghiani, generando confusione nel caso esistesse un altro pianeta di nome Veghia.
Ora, qual è il termine più corretto, vegano o veghiano?

Non vi nascondo una punta di orgogliosa soddisfazione nell'essere stato citato
[Italo P. (Bari)] dalla Accademia della Crusca, che ringrazio.
Riguardo la mia domanda relativa a "Veghia", devo aggiungere un paio di note per rendere maggiormente comprensibile il quesito.
Nel febbraio/marzo del 2018, avevo fatto questa domanda prima a Marco Pellitteri e poi alla Accademia:

"Nel caso fossi uno scrittore di fantascienza e dovessi scrivere un racconto dove compaiono due pianeti immaginari Vega e Veghia, come dovrei chiamare gli abitanti dei due pianeti in modo da distinguere gli uni dagli altri?"

Chiaramente, la domanda ha un senso logico perché chi ha qualche nozione in merito sa che la radice di Vega è "veg-" e la radice di Veghia è "veghi-".
Inutile dire che la risposta di Pellitteri, il quale aveva ben compreso di essere in difficoltà, fu molto scomposta e la potete trovare (al netto di una eventuale cancellazione da parte di Pellitteri) nella tediosa quanto infruttuosa discussione QUI su facebook.

Di fatto, la mia domanda ha però sortito l'effetto desiderato perché scopriva il nocciolo della questione, occultato da Pellitteri, ma "snocciolato" dalla Accademia ...

Nella lingua italiana gli aggettivi etnici che indicano genti e popolazioni appartenenti a una città, regione, stato, continente, ecc. presentano una ricchezza notevole di suffissi, come ben evidenziato dal DETI (Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani) di Teresa Cappello e Carlo Tagliavini (Bologna, Pàtron, 1981, ora anche in edizione digitale con introduzione di Paolo D’Achille, Pàtron - in riga edizioni, 2017) e negli studi di Grazia Crocco Galeas (Gli etnici italiani. Studio di morfologia naturale, Padova, Unipress, 1991) e di Franz Rainer (Etnici, in Grossmann-Rainer 2004, pp. 402-408).

Il suffisso di gran lunga più produttivo è -ese, tanto che viene attribuito “a tavolino” nelle guide e negli annuari a quei luoghi che non usano un etnico specifico ma ricorrono alla perifrasi “quelli di ...”.
Seguono con frequenza quasi pari i suffissi -ino e -ano; in Italia troviamo il secondo in romano, pisano, mantovano, padovano, trevisano, ascolano, aquilano, teramano, casertano, friulano, padano, ecc.; e nei doppi suffissi -igiano/-esano (astigiano, parmigiano, marchigiano, ecc.) ed -etano/-itano (napoletano, salernitano, palermitano, cagliaritano, ecc.).

Andrà notato che dove la terminazione è -ianoveneziano, emiliano, siciliano, italiano ecc. – la -i- è parte della radice e non del suffisso. Il suffisso -iano, infatti, non è utilizzato per la formazione di etnici (con rarissime eccezioni esotiche: sahariano). Si è invece specializzato in aggettivi che, lessicalizzando un antroponimo, nome personale o soprattutto cognome che sia, indicano il pensiero, le opere, le caratteristiche, l’adesione alle idee, ecc. di uno scrittore, un artista, uno scienziato, un militare, un politico, uno sportivo, un personaggio dello spettacolo: così manzoniano, dannunziano, felliniano, mussoliniano, berlusconiano, salviniano e via dicendo (si tratta di centinaia di voci registrate nei dizionari e migliaia attestate in rete).
Pertanto da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano

Qui la risposta della Accademia della Crusca è chiara e netta.
Ho evidenziato quello che avevo già intuito da semplice lettore, ma che, evidentemente, necessitavo di una conferma da veri esperti in linguistica.

La conferma è arrivata e, anzi,va ben oltre le mie più rosee aspettative, perché l'Accademia dice che NON ESISTE il suffisso "-iano" quale suffisso al toponimo/astronimo Vega.
Il problema, infatti, nasceva dalle ipotesi errate dello scrittore Marco Pellitteri che, ad esempio, in una intervista del 29 marzo 2018, per la webradio "Radioanimati",

[ Vedi: https://eglifalco.blogspot.com/2019/08/lesperto-inesperto.html ]

aveva detto (cito):

Ho spiegato in un post su facebook che dovrò tramutare in articolo da pubblicare da qualche parte, non sono un linguista ma ho fatto qualche mia "ricerchina" e ho verificato che, per quanto riguarda proprietà relative ad ASTRI, quindi, aggettivi basati sulla suffissazione, cioè sulla apposizione di un suffisso relativi a corpi celesti o anche a altre entità paragonabili, si usa una formula "eufonica". Per cui non dirai Giov-ano per dire l'abitante di Giove o una caratteristica del pianeta Giove, ma dirai Giov-iano. Non dirai Saturn-ano ma Saturn-iano, e cosi via.
Lo puoi applicare, praticamente, a tutti i pianeti del sistema SOLARE. Marz-iano, Venus-iano, Terrestre è un'eccezione.

In realtà, avevo già"smontato" questa tesi, ed avevo ragione, usando dei semplici ragionamenti logici, al punto che lo stesso Pellitteri ha, prima, modificato versione nel post citato su facebook, ed in seguito ha cancellato del tutto detto post.
Chiaramente, anche l'atteso "articolo da pubblicare da qualche parte", non è mai stato pubblicato perché era palesemente pieno di castronerie.
Vediamone alcune:

_1_
Pellitteri sosteneva l'esistenza del suffisso "-iano", ma la Accademia della Crusca l'ha categoricamente smentito.
Citazione da Accademia della Crusca:
Il suffisso -iano, infatti, non è utilizzato per la formazione di etnici ...

_2_
Pellitteri, per dare corpo alla sua tesi, ha citato delle non meglio specificate ...proprietà relative ad ASTRI, quindi, aggettivi basati sulla suffissazione, cioè sulla apposizione di un suffisso, relativi a corpi celesti o anche a altre entità paragonabili, ...

In questo senso la risposta della Accademia è stata ancora più chiara, infatti dice:
Il suffisso di gran lunga più produttivo è -ese, tanto che viene attribuito “a tavolino” nelle guide e negli annuari a quei luoghi che non usano un etnico specifico ma ricorrono alla perifrasi “quelli di ...”. Seguono con frequenza quasi pari i suffissi -ino e -ano;...
Va da sé che tra veg-ese, veg-ino e veg-ano, l'unico realmente utilizzabile è "vegano", il quale è, appunto, quello indicato dalla Accademia:
Pertanto da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano.

_3_
Non esiste alcuna formula "eufonica" per la quale si debba usare un suffisso inesistente come -iano invece di -ano.
Oppure, se esiste, è Pellitteri, un sociologo NON linguista che deve spiegare agli esperti della Accademia della Crusca i risultati della "ricerchina" ... e vi lascio immaginare l'esito.



D'altro canto c'è comunque l'uso conclamato del termine "veghiano", quindi torniamo a leggere il post della Accademia della Crusca ...

Si può tuttavia obiettare che, proprio in campo astronimico, ciò che si riferisce a Venere e a Marte è detto rispettivamente venusiano e marziano, anche se gli aggettivi (o sostantivi nel caso di racconti fantascientifici) sono stati introdotti in italiano attraverso i francesi vénusien e martien; in mercuriano la -i- è parte del nome base; e gli aggettivi gioviano, saturniano, uraniano, nettuniano, plutoniano si sono formati ad imitazione dei primi (ma per la luna si usa selenita). Ecco perché l’uso di veghiano non rappresenta un fatto eccezionale e tanto meno... scandaloso. Inoltre, se gli autori dei racconti fantascientifici hanno usato entrambi i termini, è difficile negare diritto di cittadinanza a uno dei due.



In questa parte della spiegazione troviamo le seguenti informazioni:

1. la conferma alla mia intuizione che in "venusiano" e in "marziano"  il suffisso è sempre -ano e la "i" deriva dalla radice che ha subito una influenza dai termini francesi (rispettivamente "venusien" e "martien")

2. in "mercuriano", il suffisso è, di nuovo, -ano perché la "i" fa parte del "nome base" di "Mercurio" (quindi "mercuri-ano")

3. gli aggettivi gioviano, saturniano, uraniano, nettuniano, plutoniano si sono formati ad imitazione dei primi (venusiano, marziano e mercuriano)

4. si riconferma il fatto che non esiste un suffisso -iano

5. si riconferma il fatto che non esiste alcuna regola grammaticale o formula "eufonica", come enunciato da Pellitteri.

6. se da un lato non rappresenta un fatto eccezionale l'utilizzo di "veghiano", dall'altro, contrariamente a quanto sostenuto da Pellitteri, non è assolutamente errato usare "vegano", il quale, anzi, sarebbe la soluzione più idonea in quanto attesa dagli stessi linguisti; ed era esattamente quello che mi aspettavo, cioè nessuno dei due termini ha il diritto di "paternità esclusiva" e, quindi, nessuno dei due è "automaticamente escludibile".

Però uno "scandalo" c'è !
Infatti, è scandaloso che uno scrittore, Marco Pellitteri, non si preoccupi di andare a fondo nelle sue "ricerchine" e, di fatto, inganni i suoi lettori; ancora peggio se, come ho dimostrato, c'è la volontà di invertire i risultati di una ricerca (dolo?).

Ma, prima di trarre le conclusioni, proseguiamo nella lettura del post della Accademia della Crusca, perché ci sono molti altri punti interessanti ...

Passando all’altra possibile confusione terminologica, chi è nato prima: il ‘tipo di vegetariano’ o ‘ciò che si riferisce all’astronimo Vega’ (inteso sia come stella reale che come pianeta immaginario)? Un po’ di cronologia: vegano in alimentazione, dall’inglese vegan, forma contratta di vegetarian, è voce inventata da Donald Watson nei primi anni ’80 del XX secolo.

Un attimo!
Secondo diverse fonti, tra le quali wikipedia inglese, Donald Watson ha coniato il termine "vegan" nel novembre del 1944. Viceversa, nei primi anni '80, ci sono le prime attestazioni del termine "vegano" in italiano (in relazione al regime alimentare), ma ad opera di italiani.

 Il vocabolario Zingarelli lo registra dal 1998, datandone la prima attestazione nel 1993; il GRADIT nel 1999 lo ignora, ma documenta vegan (sec. XX), veganiano (sec. XX) e veganista (1986), rinviando a vegetaliano (1986), vegetalismo e vegetalista (ancora genericamente al sec. XX). [Per la trattazione di questi termini si rimanda alla scheda di Barbara Patella su questo stesso sito]

Vegano nella fantascienza è anteriore, presente in romanzi e dal 1978 in TV (UfoRobot Goldrake). L’informatissimo sito iVeganiDiVega presenta una lunga lista di romanzi che s’inizia con Guerra nella Galassia (collana “Urania”, 20 aprile 1953, a firma Edmond Hamilton, tit. orig. The Star Kings 1947, trad. Patrizia Dalloro) e si continua con altri 11 titoli prima del 1980, tra cui Il vegano, racconto nella raccolta, sempre di “Urania”, Le strade dell’invasione (1967). Poiché Patrizia Dalloro è uno degli pseudonimi usati da Giorgio Monicelli, curatore della collana (fratello maggiore del regista Mario e inventore del termine fantascienza con un calco dall’ingl. science fiction), è verosimilmente attribuibile a lui la prima occorrenza di vegano.


Ringrazio per l'apprezzamento del mio wiki iVeganiDiVega e preciso che lo pseudonimo citato non è PatriziA ma PatriziO Dalloro.


[Aggiornamento] La ricerca prosegue, a ritmi meno serrati, ed ora il totale dei titoli antecedenti al 1980 sono 15, nei quali ora spicca la presenza di un libro su Star Trek pubblicato nell'Agosto 1978.


Proseguiamo con la lettura del post della Accademia della Crusca ...

Il sito precisa che due occorrenze di vegano, come sostantivo e come aggettivo, figurano nella puntata n. 24 di “Atlas Ufo Robot” trasmessa dalla ReteDue Rai il 5 maggio 1978, a poche settimane dalla pubblicazione del libro Giunti-Marzocco dedicato allo stesso Ufo Robot dove è invece attestato veghiani, probabile adattamento del francese véghiens. Dopo un periodo di convivenza a frequenza simile, veghiano ha continuato ad essere usato nei fumetti prendendo il sopravvento.

I lettori si chiedono cosa accadrebbe di fronte all’invenzione di un astronimo Veghia. E, molto più realisticamente, che fare ora che il termine vegano legato alla dieta registra una crescente diffusione? In entrambi i casi, la risposta è molto semplice: le omonimie sono sempre esistite e non danneggiano una lingua, specie quando i contesti, come in questo caso, possono facilmente dissipare i dubbi. Peraltro, chi oltre a occuparsi di astri e di fantascienza amasse la letteratura (spagnola in particolare) ricorderà il grande commediografo seicentesco Félix Lope de Vega, non tanto per il suo raro aggettivo derivativo, che è semmai lopiano e non vegano/veghiano (anche se nella tesi di dottorato di Francesca De Santis, Il manoscritto magliabechiano VII-353. Edizione e testi e studio, Università degli Studi di Pisa, a.a. 2005-2006, rel. Blanca Periñán, si legge due volte “commedie lopeveghiane” pp. 130 e 271 e una volta “versi lopeveghiani”, p. 185); quanto perché il suo predicato nobiliare rimanda al diffuso toponimo iberico Vega; trattasi di voce prelatina per ‘riviera, terreno basso, piano generalmente attraversato da un fiume’, ben diffuso anche preceduto da articolo o pluralizzato (Las Vegas presso Toledo e nel Nevada), da cui i cognomi Vega, De Vega, De la Vega, Vegas, Veiga e gli etnici come veganos almeno per Vega de Raiponce presso Valladolid.

Tanto vale, allora, divertirsi con la lingua: un blog spagnolo destinato ai vegetariani estremi valorizza la “órbita vegana”, giocando proprio sul bisenso dell’aggettivo e a Madrid un ristorante vegano sorge in calle Lope de Vega.

Enzo Caffarelli


Ed ecco riconosciuta la conclusione a cui ero giunto e per la quale mi battevo tanto:
le omonimie sono sempre esistite e non danneggiano una lingua, specie quando i contesti, come in questo caso, possono facilmente dissipare i dubbi.

Quindi, essendo "vegano" e "veghiano" esattamante equivalenti dal punto di vista linguistico, la scelta di preferire l'uno o l'altro termine è delegata allo scrittore, il quale utilizzerà altri parametri per decidere quale usare.

Ed è qui che interviene la domanda vera che lo scrittore deve porsi:
cosa sto scrivendo?

La stragrande maggioranza dei libri che si scrivono oggi su Atlas Ufo Robot, sono libri di saggistica, tramite i quali si vorrebbe descrivere il "fenomeno" dei robottoni iniziato con Goldrake a fine anni '70.
Quindi la domanda è: come è pensabile descrivere quelle situazioni e quelle emozioni se nei libri si usa "veghiani"???

L'unica risposta che avrebbe un senso è che lo scrittore è una persona simpatizzante del regime alimentare vegetaLiano, altrimenti detta: "vegano"!
Pellitteri è chiaramente un loro simpatizzante, è sufficiente ascoltare integralmente i suoi interventi per rendersene conto.
E non ci sarebbe nulla di male, se solo avesse l'umiltà di ammetterlo!

Infatti, conosco un altro scrittore che è dichiaratamente vegano e dice in tutta onestà: "io preferisco usare -veghiani- quando si parla dei nemici di Goldrake" ... punto!
Però, è una persona onesta e riconosce il fatto che alla fine degli anni '70 tutti usavano il termine "vegani" per indicare i nemici di Goldrake.

Pellitteri, invece, no! Lui era convinto di poter "riscrivere la storia", ma evidentemente ha fatto i conti senza l'oste, perché io c'ero! Pellitteri è classe 1974, io sono classe 1968 ... lui nel 1978 aveva 4 anni ... io ne avevo 10! Mi spiace per lui, ma i miei ricordi sono lucidissimi, non soffro di nessuna "retrodatazione" o "dissonanza cognitiva" !
Per i lettori che non sanno a cosa mi riferisco, li invito a vedere integralmente il mio video: https://eglifalco.blogspot.com/2019/08/lesperto-inesperto.html

E gli scrittori "onnivori"? Perché usano "veghiani"?
Fino ad oggi, quel che è fatto, è fatto, ma da oggi in poi?
Che timore c'è nel voler usare il termine "vegano"?
Forse si teme di "urtare" la sensibilità dei vegani?
E alla sensibilità dei fan, non ci pensate?
Non vorrete farmi credere che temete qualche bullo vegano poco incline al dialogo, perché sarebbe davvero una risposta infantile !

E nei dvd/bluray?
Probabilmente non ci saranno altre riedizioni (mai dire mai), ma se ci fossero?
Davvero è cosi "opportuno" usare il termine "veghiani" se nel cartone animato è stato usato "vegani"???

Ed infine, c'è un altro aspetto che si sta sottovalutando:
il termine "veghiano" sta pian pianino sdoganando i limiti del cartone animato di Goldrake, approdando in tutta la fantascienza italiana.
Ora non ce ne rendiamo conto, ma se non si interviene subito, informando il più possibile, avremo una vera "invasione di veghiani" !

Italo EgliFalco Pellegrino





lunedì 5 agosto 2019

L'esperto ... inesperto


Video di analisi, studio e ricerche sul termine "vegano" usato in fantascienza.

Video su YouTube: parte 1
https://youtu.be/9c898YqslnU

Video su YouTube: parte 2
https://youtu.be/xOs3wQxvS5g



Link mostrati nel video:

Rai Radio 3 “La lingua batte” 15 maggio 2016
“Varianti d'autore”, rubrica “Sapevatelo”
https://bit.ly/2ShNpcn

Post di M.Pellitteri rimosso.
https://www.facebook.com/m.pellitteri/posts/10156237168394661

29 mar 2018 - RadioAnimati - Speciale Mazinga Nostalgia 2018
https://www.youtube.com/watch?v=kmzfek0zYmQ

"Guerra nella Galassia"
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Guerra_nella_Galassia

"vegano" su Treccani:
http://www.treccani.it/vocabolario/vegano

"vegano" su "I Vegani di Vega":
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegano

Libro Giunti-Marzocco dell'aprile 1978
sul Blog Imago-Recensio:
https://imagorecensio.blogspot.com/2014/10/atlas-ufo-robot-cartonato-giunti.html

Puntata intitolata "Vega" della serie televisiva Spazio1999
14 aprile 1979, trasmessa su Rete Uno:
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Spazio1999

"italianizzazione" della parola "Véghiens" in "Veghiani"
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/V%C3%A9ghiens

Libro e film omonimo "Contact":
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Contact

Richiesta alla Accademia della Crusca su facebook:
https://bit.ly/2IfXV1S

"VEGAN" nel 1942
racconti di ISAAC ASIMOV su "Astounding Science-Fiction":
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegan

Voce Vegan_(disambiguation) su Wikipedia in inglese:
https://en.wikipedia.org/wiki/Vegan_(disambiguation)#People

Voce Vega_(disambigua) su Wikipedia in italiano:
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Elenco di alcune slide del video:
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venerdì 22 marzo 2019

La retromarcia dell'esperto

Quelli che seguono sono 3 post che ho pubblicato su Facebook riguardanti la denuncia sulle cancellazioni di post pubblici da Facebook.




#Goldrake2018 #iVeganiDiVega #vegano
@Marco Pellitteri
https://www.facebook.com/m.pellitteri/posts/10156237168394661
Post rimosso, che fine ha fatto la risposta al fan?


Il fan citato, per chi non lo sapesse, ero (anzi, sono) io.
Tutto inizia poco più di un anno fa quando un utente facebook dal nome Marco Pellitteri, commenta una mia immagine sarcastica nella quale si diceva che i nemici di Goldrake si chiamano "vegani" (vedi immagine di Batman).
Verificando chi fosse l'utente, scopro che non è un profilo "fake", ma si tratta realmente dello scrittore/sociologo esperto di anime (io preferisco chiamarli "cartoni animati") giapponesi.

L' "esperto" mi spiega che non era MAI stata usata la parola "vegano" (o una sua declinazione) nelle puntate di Goldrake doppiate nel 1978.
Purtroppo per lui, si sbagliava.
Tronfio delle sue convinzioni errate, alla richiesta di spiegazioni, egli decise di scrivere il post (ora rimosso) nel quale spiegava (a modo suo) le motivazioni.

Purtroppo era convinto di colloquiare con una persona non in grado di comprendere le sue arrampicate sugli specchi, ma ora se ne è reso conto ed ha rimosso il post (come aveva fatto anche in precedenza con altri post/commenti).
Qual'era l'oggetto del contendere?
L'uso della parola "vegano", in italiano, è precedente all'uso di "veghiano" (di almeno 25 anni!) ed è CORRETTO, tanto quanto quest'ultimo, perché non esiste la regola grammaticale da lui INVENTATA per dare credito alle sue tesi.

To boldly go where no man has gone before.
Come un Davide contro Golia, in questo ultimo anno ho avuto modo di dimostrare quanto sostenevo sfruttando risorse ineccepibili come la enciclopedia Treccani (cartacea e non), i dizionari di lingua italiana dei vari anni, leggendo e consultando veri esperti di lingua italiana, ecc.
Infatti sono riuscito a fornire tutti gli elementi che mettono in seria difficoltà le tesi di Pellitteri, sia dal punto di vista grammaticale, sia dal punto di vista temporale.
Ciò è dimostrato, appunto, dalla rimozione del post.

La domanda però, alla quale non so realmente dare una risposta, ma che mi "tarla" la mente, è:
come mai un esperto di anime giapponesi, autore di libri e di saggi dal 1999, riguardanti specificatamente questo argomento, non si sia accorto in 40 anni, dal 1978 al 2018, che il sostantivo "vegani e l'aggettivo "vegane" erano stati usati nella puntata 24 ("Eliminate Goldrake!"), trasmessa il 5 maggio 1978 ?

Di conseguenza, ci si chiede: semplice disattenzione o c'è qualche altro motivo?
No, una semplice disattenzione non è perché in 40 anni molti lo hanno chiesto e tanti (me compreso) avevano già scritto che era stato usato.
Ma Pellitteri no, non ha mai voluto ammettere di essersi sbagliato fino a quando io non gli ho mostrato un estratto video.

Quindi, quando ha dovuto, suo malgrado, scrivere una risposta che doveva essere chiarificatrice, invece di mostrare una punta di umiltà, ha risposto in modo "poco professionale" (per usare un eufemismo).

Ebbene, Mr. Pellitteri, spero che, almeno, si sia convinto che in ITALIANO, la parola "Mister" è corretto abbreviarla usando il puntino, come è espressamente scritto nella Treccani.

Vi ricordo di visitare e diffondere il seguente link dove trovate tutto il materiale in merito:
http://it.iveganidivega.wikia.com/wiki/Vegano






#Goldrake2018 #iVeganiDiVega #vegano
#Véghiens #Végans

Grazie alla segnalazione del buon @Alessandro Montosi, ho scoperto che nella puntata 2 della serie francese di Goldorak, Mizar dice "vegans" al minuto 18,30 circa.
Ma attenzione, da una segnalazione di qualche mese fa, di @Sabine Biniou, si è saputo che in francese scrivono "Véghiens" e non "Végans", perché è necessario scrivere la "h" in modo che il suono "g" non si trasformi in "j" .
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Ora basta fare 2 + 2 !
Cosa è successo nel 1978?
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Facciamo una premessa fondamentale: prima di quel momento, in Italia, non era MAI stato usato il termine "veghiano"!
A chi dice il contrario, chiedetegli di fornivi almeno UNA occorrenza precedente a aprile 1978 ... tranquilli ho già fatto la ricerca, NON ESISTE !


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Aggiornamento 5.giu.2020

Antecedentemente ad aprile 1978, ho trovato una sola occorrenza di "veghiano", la quale è chiaramente una occorrenza incidentale in confronto ai 22 racconti/traduzioni che, invece, hanno usato correttamente "vegano".
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Anzi, chiedetelo a Marco Pellitteri ... 🤩
Viceversa, ho potuto verificare come il termine "vegano" (-i, -a, -e) è apparso, nei libri di fantascienza, sin dal 1953; cioè ben 25 anni prima dell'arrivo di Goldrake in Italia.
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Ora, immaginate la scena ...
Quelli della Giunti-Marzocco, leggevano "Véghiens" e avevano premura di mandare velocemente in stampa i libri di Goldrake tradotti in italiano, per fare in modo che la pubblicazione coincidesse con la messa in onda di Goldrake su ReteDue.
Quindi, secondo voi, in quelle fasi concitate, potevano star lì a perdere tempo a leggersi i libri di fantascienza per vedere come si scriveva il nome di ipotetici abitanti del -PIANETA- Vega?
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Ma non solo, secondo Pellitteri, quelli di Giunti-Marzocco erano dotti professori (magari pagati una miseria), con competenze linguistiche di molto superiori a persone del calibro di Giorgio Monicelli (coniatore del termine "fantascienza" e fratello di Mario Monicelli), Cesare Falessi, Beata Della Frattina, Riccardo Valla, Vittorio Curtoni, Ugo Malaguti, ed altri.

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Non contento, Pellitteri, ha anche anche inventato una fantomatica regola grammaticale; peccato che poi ha rimosso il post dalla sua pagina facebook dove spiegava quale fosse.
Mi spiace, ma personalmente non gli regalerò i miei soldi per acquistare i suoi libri, dice troppe castronerie.
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Leggete:
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegano
e
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Veghiano




 






#Goldrake2018 #iVeganiDiVega #vegano #Pellitteri

Il tempo è galantuomo, eccovi un piccolo riassunto.

Negli anni 1978-80 (e oltre), in Italia, il 99,9% degli italiani che vedevano Goldrake in tv, dicevano "vegani" e non "veghiani" (nel 1978 avevo 10 anni e ricordo molto bene quel periodo).

I bambini, lo facevano essenzialmente per 2 motivi:

1) a distanza di un solo mese dalla prima puntata di Goldrake in TV, nella puntata n.24, Venusia usa il sostantivo "vegani" e Hydargos usa l'aggettivo "vegane".

2) per quei pochi che avevano comprato subito i libri di Giunti-Marzocco, il termine "veghiani" appariva inadatto e cacofonico, quindi trascurabile come tutti gli altri pastrocchi dello stesso libro.

Allo stesso modo, gli adulti che avevano letto i libri di fantascienza, conoscevano il termine "vegani", quali abitanti di un IPOTETICO pianeta Vega, sin dal 1953.
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Piccola parentesi: in Italia, il movimento Vegan è arrivato nella prima metà degli anni '80 (1980-1984), ma comparvero nel dizionario solo i termini "veganiano" e "vegetaLiano", mentre la "latinizzazione" del termine "vegan" in "vegano" fu introdotta nei dizionari italiani solamente nel 1998.
Chiusa la parentesi, proseguiamo: nei libri, nei fumetti, nei giochi, di Goldrake, ha preso piede il termine "veghiano", mentre "vegano" veniva sempre più usato per il movimento "vegan".
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Arriviamo ai giorni nostri: l'anno scorso, 2018, scopro che Marco Pellitteri, noto esperto di anime giapponesi, è seriamente convinto che, nel doppiaggio italiano del 1978, MAI sia stata detta la parola "vegani", cosa totalmente ERRATA.
Anzi, scrive che ha spiegato in un suo libro (che non comprerò mai!), di come sia stata una coincidenza fortuita perché in italiano c'è una regola grammaticale di "suffissazione", per la quale è corretto dire "veghiani" e non "vegani".
MA
Oltre ad aver totalmente ignorato per 40 anni una nozione fondamentale, la puntata 24 in italiano (vedi Nota-1 in fondo a questa pagina), ha ignorato un'altra regola della grammatica italiana che sovrasta quella da lui enunciata.
Infatti, Vega è una stella!
Quindi, quando si parla di ipotetici alieni provenienti "da Vega", in italiano, si intende sempre e comunque provenienti da un ipotetico pianeta che si chiama Vega.
Facciamo un esempio: se cerchi Venusiano o Gioviano o altri ipotetici abitanti di pianeti esistenti, nei dizionari italiani, trovi la definizione ben formalizzata in italiano; ma se cerchi rigeliano (o righeliano), noterai che non esiste: perché? Perché Rigel è una stella !

Da notare:

1) in fantascienza (notare che Goldrake è un anime di genere fantascientifico), è assolutamente possibile avere una stella di nome Vega e contemporaneamente un pianeta di nome Vega (ad esempio la Terra viene spesso chiamata Sol III, il terzo pianeta del sistema Solare);

2) in italiano non si applicano regole grammaticali per ipotetici abitanti di ipotetici pianeti.
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Ciò detto, possiamo addirittura citare eccezioni in italiano come i "terrestri" (e non terr-iani o terr-ani) del pianeta Terra!
Quindi, un ipotetico abitante di Rigel si intende che sia abitante di un altrettanto ipotetico pianeta di nome Rigel e, quindi, essendo ipotetico (il pianeta), non si possono applicare regole grammaticali; idem per Vega!
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In conclusione a noi fan italiani rimaneva comunque l'interrogativo: ma allora, da dove salta fuori "veghiani" ? La risposta è più semplice di quanto si creda, arriva da una semplice traduzione dal francese, dove, come mi hanno spiegato persone di madre lingua francese, c'è questa ... "regola fonetica"(??) che imporrebbe di scrivere "Véghiens" e non "Végans", perché è necessario scrivere la "h" in modo che il suono "g" non si trasformi in "j".
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Ora, Marco Pelliteri, letta questa risposta della "h" in francese (ripeto, risposta non mia), si è precipitato a cancellare il suo post da facebook.
Questo è quanto. 😊 

Poi, è chiaro che c'è chi preferisce vengano usati i nomi originali; ed infatti, hanno rifatto il doppiaggio, ma qui si entra in quello che io definisco "fattore DE GUSTIBUS", perché io preferisco preservare il doppiaggio originale del 1978.
Perché?
Perché è un'opera d'arte: i suoi "difetti" la caratterizzano rendendola un qualcosa di unico e inimitabile in tutto il mondo.
Avete mai visto qualcuno che abbia pensato di "modificare" il contenuto di un quadro?
Persino i restauri sono una modifica dell'opera originaria e sono fatti solo in casi di estrema necessità.
Viceversa, le opere d'arte si cerca di preservarle cosi come sono per il maggior tempo possibile.
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Nota-1:
Pellitteri dice nella trasmissione "La lingua batte" del 15 maggio 2016 che nel doppiaggio storico di Goldrake, del 1978, non era MAI stata usata la parola "vegani".

https://www.raiplayradio.it/audio/2016/05/Varianti-dautore---La-Lingua-batte-del-15052016-aaf0daad-9c44-4ad5-a985-0ce59e3b75de.html
Vedi al minuto 16'35" .

Poi, nel 2018, prima pubblica un post chiarificatore (che in seguito cancellerà completamente) e poi, in una intervista di RadioAnimati ("Speciale Mazinga Nostalgia 2018" di aprile del 2018), pur confermando il suo errore del 2016, dice un'altra cosa FALSA:
"... questo termine (veghiano) precede Atlas Ufo Robot, perché nei libri di fantascienza degli anni precedenti si usava già questo termine (veghiano), con questa forma ortografica-grammaticale in italiano ..." (vedi minuto 44'15" in poi),
MA,
lo dice senza fornire alcun titolo di libro dove poter verificare questa affermazione !!!
Personalmente, mi sono preso la briga di cercare e, mentre "vegano" l'ho trovato in diversi libri a partire dal 1953, "veghiano" è totalmente assente fino ad aprile 1978, quando è stato usato, appunto, nello Giunti-Marzocco per Goldrake.
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C'è da chiedersi, chi è realmente "cristallizzato" sulle proprie posizioni? Io che faccio le ricerche ed espongo i risultati fornendo tutti i materiali per controllare e ricontrollare, o chi si barrica su proprie convinzioni, ma non fornisce le proprie fonti e poi cancella i propri post su facebook?
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Meditate gente, meditate.
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Leggete:
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegano
e
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Veghiano