giovedì 25 agosto 2022

Non chiamateli "vegani" ma "veganiani".

 Ricordate: "i Vegani non sono veganiani" ! 

 

PREMESSA FONDAMENTALE.
Per chi non mi conosce, mi presento: io sono un ONNIVORO e come tale, mangio di tutto, quindi oltre a carne, pesce, frutta e verdure, mangio anche tofu (quando è ben preparato).

Detto questo, il presente post (SERIO) è una analisi sul termine "vegano" e richiede un minimo di attenzione, di conseguenza è rivolto principalmente alle persone colte.
Ergo, prima di commentare si prega di leggerlo fino alla fine.

Alle persone poco attente, o a chi non conosce alcune fondamentali nozioni della lingua italiana, la seconda frase sembrerebbe una affermazione errata; in realtà, è perfettamente corretta. Ma facciamo un passo indietro ...

Per chi non lo sapesse, a partire dal 2018 e per circa 2 anni ho fatto una ricerca su circa 4000 libri italiani di fantascienza, oltre a innumerevoli fumetti, film, serie tv, ecc., il tutto per conoscere meglio la vera storia della parola "vegano". 

I risultati li ho poi pubblicati nel mio wiki dove è possibile esaminare tutte le fonti da me trovate, le quali le potete verificare ed eventualmente integrare: https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegano

 (Sulle cause che hanno scaturito questa ricerca, stendo un velo pietoso perché è una storia troppo lunga e troppo triste; in questo momento preferisco soffermarmi solo sul nocciolo della questione).

Ebbene, ho appurato che la parola "vegano" è stata usata sin dal 1953 (o addrittura dal 1952!) nei soli libri (italiani) di fantascienza, nei quali era ESLUSIVAMENTE utilizzato per indicare gli ipotetici alieni di un ipotetico pianeta di nome Vega.

NESSUNO, come confermato anche dalla A.d.Crusca, ha MAI usato il termine "vegano", per indicare indicare i "vegetariani integralisti", prima degli anni '80.

Infatti, sebbene ci sono in Italia tracce di termini come "vegetariano", "vegetaliano", "vegetarista" ed altri, risalenti agli anni '20, si è anche riscontrato che non c'era una vera distinzione tra chi si cibava di sola frutta e verdura e chi invece non disdegnava uova e latte.

Fonte: la A.d.Crusca scrive "Come si è potuto vedere, quindi, prima di vegan, vegano, veganista e veganiano (voci censite dalla lessicografia fin dagli anni Novanta)..."
https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/non-mettiamo-troppa-carne-al-fuoco-dai-vegetariani-ai-flexitariani/1644

Inoltre, Il termine "vegano" che oggi troviamo nel dizionario italiano a partire dal 1998 ("Adattamento ital. dell’ingl. vegan"), è in realtà un sinonimo di "veganiano", il quale è stato introdotto nel dizionario italiano un 10/15 anni prima!

Ma la mia ricerca è andata oltre.
Girava ormai da diversi anni (anzi, da diversi decenni), tra alcuni fan di Goldrake e alcuni fan del veganesimo, una "ST...upidaggine", inventata da uno scrittore in cerca di fama:
in fantascienza il termine grammaticalmente corretto per indicare gli alieni non era il termine "vegano". La convinzione errata, nei fan di Goldrake, era dovuta al fatto che nei libri, fumetti e giochi da tavolo italiani si era diffuso il termine "veghiani", la cui origine non era mai stata ricercata perché era di comoda coincidenza con i desideri di quella parte di fan del veganesimo a cui interessava l'uso del termine "vegano" per il veganesimo.

In realtà, ho scoperto che il termine errato "veghiano" deriva da una errata traduzione dei testi dei fumetti francesi nei quali compariva "Véghiens", mentre il termine corretto "Vegani" era stato addirittura usato nella puntata 24 del primo doppiaggio italiano di Goldrake del 1978.

Su mia richiesta di lumi, anche in questo caso, la Accademia della Crusca ha spiegato e confermato che:
"... da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano."
https://eglifalco.blogspot.com/2019/09/vegano-veghiano-risposta-della.html

Ora rileggiamo la frase:"I Vegani non sono veganiani."
Noterete che "i Vegani" sono stati indicati con la lettera maiuscola per indicare un generico popolo, quindi indicano gli ipotetici alieni di un ipotetico pianeta di nome Vega.

 Mentre il termine "veganiani", scritto in minuscolo, indica un sostantivo e nel dizionario italiano compare come "derivato di vegan".

 Quindi, "veganiano" è il termine originario che è stato successivamente integrato con il suo sinonimo "vegani" (non a caso anche "vegano" è un
"Adattamento ital. dell’ingl. vegan").
https://www.treccani.it/vocabolario/veganiano/https://www.treccani.it/vocabolario/vegano/

Di conseguenza, dire "i Vegani non sono veganiani", significa semplicemente che gli alieni provenienti da Vega mangiano anche carne e pesce (cosa BEN diversa dal meme che avevano fatto su Hydargos e che ho prontamente modificato, vedi GIF in fondo).

https://c.tenor.com/jeoi_pe4roAAAAAC/i-vegani-di-vega-goldrake2018.gif


E siamo giunti alla conclusione ...
Sapendo tutto ciò, da qualche anno ho adottato l'abitudine di utilizzare il termine "veganiano" al posto di "vegano" e vi invito a fare altrettanto per i seguenti motivi:

1. Essendo entrambi i termini sinonimi e entrambi presenti nel dizionario italiano, non è un errore grammaticale, quindi sono esattamente interscambiabili;

2. sapendo che i veganiani hanno adottato la tecnica del continuo uso del termine "vegano" al fine di introdurlo nel dizionario, come poi è avvenuto nel 1998, reputo altrettanto "etico e morale" da parte degli "onnivori militanti"(o "attivisti onnivori"), adottare questa forma di ribellione pacifica. Vi assicuro che questo metodo è molto più efficace di chiamarli "nazi-vegani", non avete avete idea di quanto rosicano. 

venerdì 17 aprile 2020

Le verità (parte 3) Evoluzioni o involuzioni?



Le verità (parte 3)
Evoluzioni o involuzioni?


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Aggiornamento 12 maggio 2020
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Riassunto del riassunto del riassunto ... for dummy !

Dato che alcune persone non sanno proprio leggere, ho ridotto "drasticamente" il testo in pochi semplici punti, ora lo capirebbero anche i nostri nipoti di 5 anni.
Detto ciò, vi invito comunque a leggere tutta la pagina.

La risposta della Accademia, sulla questione vegano/veghiano,
https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/emveganoem-o-emveghianoem/1690

NON dice "semplicemente che si possono usare entrambe le versioni"
(commento trovato sui social), ma dice:

1. secondo le regole grammaticali italiane il termine "vegano" è corretto e "veghiano" NON è corretto.
Cito testualmente:
"Pertanto da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano." .

2. l'uso di entrambi i termini è ammesso perché nessun termine che si riferisce a un pianeta immaginario può essere introdotto nel dizionario, quindi se, ad esempio, inizi a usare con una certa costanza "veganiani" o "veghesi" o quello che vuoi, sarebbe comunque "legittimo".

3. chi sa leggere l'italiano, comprende che nel post si fa una netta distinzione tra legittimità e correttezza grammaticale.

4. si conferma, e si cita la mia ricerca, che in fantascienza ... in tutta la fantascienza italiana ... si è sempre usato "vegano"; questo significa che seppur legittimo, l'uso di "veghiano" in Goldrake è un'ANOMALIA e non la regola !

Ed ATTENZIONE: tutto questo è l'esatto contrario di quello che ha sempre sostenuto il "professore universitario di fama internazionale" Marco Pellitteri, nei social, nelle interviste radio, nelle presentazioni dei suoi libri, ecc. ecc.
Non a caso ha rimosso diversi post e commenti da facebook negli anni.

PER CORTESIA, IMPARATE A LEGGERE !
Un testo è al contempo, impegnativo e importante, sia per chi scrive, sia per chi legge, e si deve prestare molta attenzione.
Il vero problema non è il "veganesimo", ma il fatto che qualche scrittore, pur di sostenere una tesi sbagliata, distorce la realtà e omette le informazioni.
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Ed ora ritorniamo al post integrale che avevo scritto.
Le verità (parte 3)
Evoluzioni o involuzioni?
 

Ricordate lo scorso mio post "Le verità (parte 2)"? (vedi su facebook o su questo blog)
Avevo indicato un link nel quale l'amico, nonché "professore universitario" e "sociologo" Marco Pellitteri, aveva scritto una serie di castronerie a chi gli faceva notare le sue mancanze.

Bene, le sue stesse castronerie le avevo anche sottolineate nei miei due video dell'anno scorso:
"L'esperto inesperto" parte 1 e 2
https://www.youtube.com/watch?v=9c898YqslnU
https://www.youtube.com/watch?v=xOs3wQxvS5g

Qualche giorno fa, scopro che, in concomitanza di una recensione del suo libro, fatta da un'altra persona alla quale ho prontamente mostrato la realtà dei fatti, Mr. Pellitteri ha prima bloccato il mio account, affinché io non possa più leggere quello che scrive/commenta (questo lo crede lui), e poi ha scritto un post nella sua bacheca personale e pubblica, citandomi e deridendomi.

Ora, per carità, sarà anche professore universitario, ma se scrive alle mie spalle sfuggendo il confronto è evidente che qualcosa non quadra, eppure sa che io non ho mai commentato, e mai lo farei, nella sua bacheca. Perché?
Perché, se ho da scrivere qualcosa ho tanti gruppi e pagine che mi ospitano volentieri e non sento la necessità di altro.


Quindi, vediamo cosa ha scritto:
https://www.facebook.com/m.pellitteri/posts/10158300687854661
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Marco Pellitteri
6 aprile alle ore 01:33 ·

Visto che molti nelle loro clausure si dedicano anche a cose assai futili, desidero sfidarli a trovarne una più sciocca e inutile di questa, per quanto assai sfiziosa per gli appassionati di “Atlas Ufo Robot”.
Un articolo dall’Accademia della Crusca chiarisce non solo la correttezza linguistica ma anche la legittimità storica del termine “veghiano” per indicare ipotetici invasori di Vega...
L’articolo dell’esperto della Crusca è stato sollecitato da un fanatico (un po’ ossessivo compulsivo, ma non sono io in questo caso: il signore si chiama Italo) che si era incaponito personalmente contro di me perché uso e ho spiegato, documentandola in alcuni scritti e parlandone in “La lingua batte” di Radio 3, l’ammissibilità di “veghiano/i” in fantascienza e astronomia e la sua preferibilità rispetto a “vegano/i” non solo alla luce dell’affermarsi di quest’ultimo per indicare i seguaci della dottrina alimentare del veganesimo ma anche per questioni eufoniche e rispetto a casi omologhi di astronimi in astronomia e nella fantascienza (nelle tradizioni francese prima e italiana poi).
È vero che si è usato “vegano” in molta fantascienza italiana, ma ciò non toglie che poi si sia “corretto il tiro” con “veghiano”.

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/vegano-o-veghiano/1690
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Allora, la prima cosa che balza agli occhi è che, diversamente da come rispondeva alle mie obiezioni, questo post è molto, anzi, troppo conciso.
Perché?
Semplicemente perché si è "rimangiato" tutto quello che diceva prima e ha rigirato la frittata !


_1_
Pellitteri scrive: "Un articolo dall’Accademia della Crusca chiarisce non solo la correttezza linguistica ma anche la legittimità storica del termine “veghiano” per indicare ipotetici invasori di Vega..."

Attenzione, io ricordo che a più riprese aveva insistito riguardo l'esistenza di una "regola grammaticale" e l'aveva persino enunciata, ma ciò è ben diverso dal dire ora che è "leggittimo" !

Anzi, io ho sempre sostenuto la PARI LEGGITTIMITA' dei due termini, scontrandomi con le resistenze "puntute" del saccente Marco.

Infatti, non a caso, gli avevo suggerito che entrambi i termini non potevano essere soggetti a qualsivoglia regola grammaticale perché facevano riferimento ad un PIANETA immaginario e NON alla reale stella Vega, come da lui sostenuto.
Quindi, questa motivazione è l'esatto contrario della spiegazione da lui fornita nel post su facebook che ... ATTENZIONE ... ha rimosso!

Ma ora, che fine ha fatto quella regola grammaticale?
E cosa intende Pellitteri per "correttezza linguistica"?

L'Accademia, dopo una lunga spiegazione, ha scritto a chiare lettere:
"Pertanto da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano."

Questa conclusione va persino oltre le mie più rosee aspettative, perché, pur ammettendo che esista una regola grammaticale, essa sarebbe a favore dell'uso del termine "vegano" e NON "veghiano".

In altre parole, per chi sa leggere l'italiano, significa che è grammaticalmente corretto e maggiormente preferibile usare il termine "vegano" !

Ora, rivolgendomi direttamente a lui, gli direi: <<Caro Professore Marco Pellitteri, hai visto (ci siamo sempre dati del "tu") che ti sei sbagliato come ti avevo sempre segnalato ???>>

Al contrario, Marco, aveva sempre sostenuto che scrivere "vegano" era errato grammaticalmente.
Lo ha detto/scritto dappertutto: lo ha detto nella "intervista a scopo pubblicitario" dai suoi amici di RadioAnimati; lo ha scritto "a più riprese" nei social; lo ha scritto, persino, nel post (modificato e poi rimosso) nella sua bacheca personale e pubblica su facebook, ma ora non ne fa menzione.
Come mai ???


_2_
Pellitteri scrive: "L’articolo dell’esperto della Crusca è stato sollecitato da un fanatico (un po’ ossessivo compulsivo, ma non sono io in questo caso: il signore si chiama Italo) ..."

Fanatico? Ci sta. Ossessivo? Certo. Compulsivo? Magari, pure. Ma sincero!

Diversamente da Mr. Pellitteri io non inganno chi legge i miei scritti e se faccio un errore lo ammetto senza problemi, peccato però che, in questo caso, io ho ragione e il "professorino" ha torto.

E siccome quando il "professorino" ha torto reagisce cancellando i suoi post, quello dove mi apostrofava come "pervicace" e "veghiota", oltre a essere saccente è anche "diversamente coraggioso" ... diciamola cosi.

Sta di fatto che Mr. Pellitteri, però, non ha accennato al fatto che il fan di nome Italo (cioè: Italo Eglifalco Pellegrino da Bari, che sono io) è la stessa persona che l'esperto della Accademia della Crusca ha definito "attentissimo lettore", cito:
"Come ben evidenziato dagli attentissimi lettori, e in particolare da Italo P. (Bari) a proposito del cartone animato Goldrake ..."

P.s. Quel  "ma non sono io in questo caso", rivela chiaramente che fanatico-ossessivo-compulsivo sa di esserlo lui stesso.

_3_
Pellitteri scrive: "... che si era incaponito personalmente contro di me perché uso e ho spiegato, documentandola in alcuni scritti e parlandone in “La lingua batte” di Radio 3, l’ammissibilità di “veghiano/i” in fantascienza e astronomia e la sua preferibilità rispetto a “vegano/i” non solo alla luce dell’affermarsi di quest’ultimo per indicare i seguaci della dottrina alimentare del veganesimo ma anche per questioni eufoniche e rispetto a casi omologhi di astronimi in astronomia e nella fantascienza (nelle tradizioni francese prima e italiana poi)."

No, qui ha totalmente stravolto quello che aveva scritto negli anni scorsi, ed ha anche il coraggio di dire che mi sono "incaponito" ...
"e te credo", avevo ragione e l'Accademia me lo ha confermato!

La verità è che:

A) Pellitteri non ha visto con attenzione la puntata 24 del 5 maggio 1978 e per ben 40 anni ha sempre sostenuto che MAI il termine "vegano" era stato usato in "Atlas Ufo Robot" (si, nel primo doppiaggio fu chiamato cosi !).

Potete controllare risentendo con attenzione “La lingua batte” di Radio 3  del 15 maggio 2016:

https://www.raiplayradio.it/audio/2016/05/Varianti-dautore---La-Lingua-batte-del-15052016-aaf0daad-9c44-4ad5-a985-0ce59e3b75de.html
Vedi dal minuto 16'35" (oppure guardando il mio video in due parti su youtube già citato).

B) Pellitteri non ha fatto alcuna ricerca riguardo l'uso del termine "vegano" e/o "veghiano" in fantascienza, tanto è vero che addirittura nella pubblicità fatta da RadioAnimati egli dice che l'uso del termine "veghiano", nei libri di fantascienza, PRECEDE il termine "vegano"; quando in realtà è esattamente il contrario.

ANZI, ricordo nuovamente che Pellitteri ha addirittura scritto:
<<Ho scritto che in genere le traduzioni delle collane seriali erano fatte un tanto al chilo, rapidamente, e gli errori (o di umana distrazione o a volte sì, di scarsa conoscenza di alcune specifiche soluzioni linguistiche preferibili ad altre per correttezza grammaticale) erano frequentissimi.>>
e questo lo fa trascurando il fatto che i traduttori/scrittori da me citati sono spesso multipremiati nei vari ambiti della fantascienza e/o come "miglior traduttore".
(Vedi il mio post "Le verità (parte2)")

C) Non esistono "questioni eufoniche" o di natura "grammaticale", in italiano, che giustifichino l'uso del termine "veghiano"!

Nella spiegazione del vero esperto linguista della Accademia della Crusca, questo aspetto è stato chiarito in modo inequivocabile, ma Mr. Pellitteri continua inesorabilmente a negare l'evidenza. Questo perché la motivazione è da ricercare nella lingua francese e nel come è stato tradotto in italiano.

D) Non sapeva o non ha mai detto e, a quanto mi risulta, non ha mai scritto nei propri libri, delle occorrenze del termine "Veghiéns" nei fumetti francesi, prima di quelli italiani.

Infatti è stato solo grazie al mio fanatismo ossessivo compulsivo che, a furia di stimolare confronti con Pellitteri, si è potuto apprendere dai francesi il come sia stato possibile l'uso inspiegabile di "veghiani" (dal punto di vista grammaticale italiano).

E) Non cita mai la puntata 24, nella quale, nel doppiaggio "storico" del 1978, era stato usato il termine "vegano" come aggettivo (vedi Hydargos) e poi come sostantivo quando Venusia dice:
 "Quello deve essere una spia spaziale dei vegani" .
Sottovalutando il fatto che queste due occorrenze sono le prime usate in un audio/video italiano di fantascienza.

F) Dimentica persino di precisare che il termine "vegan" è stato introdotto nel 1944, come invece aveva detto, pavoneggiandosi, nell'audio della pubblicità al suo libro fatta su Radioanimati. Infatti nel post della Accademia si legge:
"Un po’ di cronologia: vegano in alimentazione, dall’inglese vegan, forma contratta di vegetarian, è voce inventata da Donald Watson nei primi anni ’80 del XX secolo.".
Questo mi fa supporre che persino la data del 1944 sia errata.


G) Sempre riguardo a "vegan" ...
Inganna i suoi lettori di fantascienza quando omette di dire che il termine "vegan" è stato usato nel 1942 da Isaac Asimov.
Infatti, si deve ricordare che Goldrake è un cartone animato di fantascienza e Marco si propone come esperto di anime giapponesi e soprattutto di Godrake.

Vedi la mia ricerca:
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegan#Note_sull.27origine_del_termine_inglese_.22vegan.22

H) Sempre nella pubblicità al suo libro fatta su Radioanimati, aveva detto (eravamo nel marzo 2018) che avrebbe pubblicato da qualche parte anche il famoso post messo su facebook, ora rimosso, nel quale dava la sua spiegazione della fantomatica regola grammaticale e anticipava che
"... ho spiegato in un post su facebook che dovrò tramutare in articolo da pubblicare da qualche parte..." (minuto 43).
Oggi siamo al venerdi 17 di aprile 2020 e non mi risulta che abbia pubblicato ancora nulla, mentre il citato post è stato rimosso ormai da quasi un anno.
 Ecco il link della pubblicità al suo libro fatta su Radioanimati su youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=kmzfek0zYmQ


Quindi delle due una:
o non ha fatto alcuna ricerca prima di scrivere i suoi libri e quindi IGNORA quello che un buon lettore di fantascienza già dovrebbe sapere;
oppure, sa, ma mente sapendo di mentire, con buona pace del concetto di "deontologia professionale".



Del resto, se mi sono "incaponito" è perché sin dalle prime risposte nei miei confronti, Marco Pellitteri ha sempre avuto quell'atteggiamento saccente di chi non rispetta le altre persone che non la pensano come lui ... ma poi cancella i propri post imbarazzanti!


_4_
Pellitteri scrive: "È vero che si è usato “vegano” in molta fantascienza italiana, ma ciò non toglie che poi si sia “corretto il tiro” con “veghiano”."

E siamo arrivati alla castroneria finale, Il caro Marco non si smentisce e conferma la sua ignoranza in merito.

Se leggete la mia ricerca noterete che in oltre 3000 libri da me analizzati, oltre a video, fumetti e quant'altro, in fantascienza le occorrenze di "veghiano" appaiono solo nel materiale relativo a "Goldrake" (uso il nome comune "Goldrake" solo per brevità e non per altro).

Quindi, tolto il vario materiale riguardante Goldrake, in realtà "il tiro" era già corretto prima e continua a esserlo ora, perché si continua a usare "vegano" !

Solo recentemente ho scoperto che UN SOLO libro è stato tradotto 2 volte su 4 tramite l'utilizzo del termine "veghiano".
Peccato però, che lo stesso libro è stai tradotto altre due volte con il termine "vegano" e di queste ultime, uno dei traduttori è il multipremiato, come "miglior traduttore", Riccardo Valla.

Per maggiori informazioni e per verificare autonomamente quanto da me scritto, potete leggere tutti i dettagli nella pagina wiki che ho creato:
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Il_ritorno_del_terrestre


Quindi, se facciamo un po' di "casistica", tante volte invocata da Marco, vediamo che le 2 traduzioni citate, sono le uniche occorrenze trovate dal 1953 ad oggi, con il termine "veghiano", rispetto alle 42 trovate con il termine "vegano"; mentre, sempre per la casistica, riscontriamo che, delle due occorrenze citate, solo 1 è antecedente ad aprile 1978, rispetto alle 22 trovate per il termine "vegano".

ATTENZIONE: 22 e 42 sono il numero dei racconti non delle parole!

Ma tutto ciò, se vediamo i SOLI racconti o traduzioni di racconti in formato scritto. Dei quali l'ultimo libro trovato è del 05 Ottobre 2016,
"Il replicante di Sigmund Freud":
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_replicante_di_Sigmund_Freud

Se invece vediamo, ad esempio i fumetti, l'ultima occorrenza è addirittura più recente: Lanterna Verde n.1 del maggio 2019.
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegano#Fumetti:_Lanterna_Verde_n.1_del_maggio_2019

Quello che invece Marco Pellitteri spera e non dice è ben altro !

Sebbene richiesto a più riprese nel 2018, non ha MAI fornito nemmeno un titolo di libro/fumetto/video/audio contenente occorrenze del termine "veghiano".

Poi, lui è anche un "simpatizzante" del veganesimo (negarlo significa non aver visto/sentito/letto nessuno dei suoi video/audio/post da me citati) e spera che, sfruttando la sua posizione di "professore universitario", i suoi lettori siano indotti a credere che sia opportuno "sdoganare" il termine "veghiano" dal solo materiale inerente Goldrake a tutta la fantascienza.

Perché dico questo? Vediamo cosa ho scoperto.

Tutte le traduzioni italiane del libro "Contact", ed anche l'omonimo film in italiano, hanno usato il termine "vegani",
MA,
stranamente, ci sono due libri che citano racconto e film usando, però, il termine "veghiani".

Ora, la cosa strana è che uno dei due libri (del 1997) è pubblicato dal
"Centro sperimentale di cinematografia" e senza alcuna reale motivazione del perché si sia fatta questa scelta.
Vedi i miei riferimenti (e magari controllate):

https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Contact#Curiosit.C3.A0

https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Veghiano#Libri_italiani_che_usano_.22veghiani.22_ma_NON_sono_racconti



E di wikipedia, ne vogliamo parlare?

La "comunità" preferisce evitare di scrivere che nella puntata 24 di "Atlas Ufo Robot" è stato usato il termine vegano adducendo come motivazione che wikipedia si basa su quello che viene pubblicato (riferito ai libri), peccato però che al momento nessuno ha scritto nei suoi libri di questa occorrenza (in primis l'inesperto Marco) e peccato che il doppiaggio "storico" è oggi persino reperibile in DVD e BR !

Ed infine, ora che abbiamo compreso meglio come stanno le cose, rileggiamo il primo rigo del post di Pellitteri (sempre quello del 6 aprile 2020):
"Visto che molti nelle loro clausure si dedicano anche a cose assai futili, desidero sfidarli a trovarne una più sciocca e inutile di questa, per quanto assai sfiziosa per gli appassionati di “Atlas Ufo Robot”."

Quindi l'argomento è "sciocco", secondo lui.

Vediamo se è realmente cosi.

A) Innanzi tutto, chiariamo che non reputo "sciocco" il fatto di leggere e studiare prima di scrivere libri !

B) Marco PiIlitteri dovrebbe spiegare come mai
lui si autodefinisce fan di Goldrake, esperto di anime giapponesi e in particolar modo di Goldrake, scrive libri di analisi sociologica sui bambini del 1978 che guardavano Goldrake, eppure, stranamente nega il fatto che la stragrande maggioranza usava il termine "vegani". È evidente che non si è documentato come doveva ed inganna i suoi lettori.

C) Addirittura, da esperto, IGNORA le occorrenze di "vegano" nel doppiaggio storico per ben 40 anni.

D) Ha persino teorizzato che noi adulti (io ho 6 anni più di lui), stiamo "riallineando la dissonanza cognitiva, retrodatando il nostro pensiero attuale" e ora stiamo "ricostruendo da adulto quello che pensi di aver pensato da bambino".

Ma dico, un minimo "deontologia professionale" non ne ha?
Un minimo di vergogna nei confronti dei suoi lettori non la prova?

Ma soprattutto, davvero i suoi lettori non se ne rendono conto?
Posso capire i suoi lettori che seguono il veganesimo, non concordo però comprendo, ... ma gli altri?

Ecco, io non capisco perché si voglia continuare a negare l'evidenza.
A negare la realtà. A negare la linguistica. A negare la grammatica.

Analizzando cosa è avvenuto nei decenni scorsi, non comprendo perché ci si ostini a voler scavalcare il termine storico italiano "vegano", inteso come abitanti del Pianeta Vega, per sostituirlo con un termine di chiara derivazione francese che è anche meno giustificabile dal punto di vista grammaticale. L'uso del termine "vegano", nulla toglie a chi segue un determinato regime alimentare; anche perché è stato usato in fantascienza dal 1953 (e forse anche prima), mentre, riguardo al veganesimo, è comparso solamente nella prima metà degli anni '80 e poi introdotto nel dizionario nel 1998.

Chi segue o simpatizza per il veganesimo, può tranquillamente accettare il fatto che il termine "vegano" può convivere in italiano con entrambi i significati, come avviene per migliaia di altre parole.

A meno che...non si sia dei fanatici, aggiungerei ossessionati, e allora si a questo punto riuscirei a capire questo "arrampicarsi sugli specchi" che non sta offendendo me bensì i suoi lettori e decine di letterati e traduttori pluripremiati nella storia della nostra letteratura.

A mio parere sarebbe stato molto più semplice ammettere l'errore perché ricordiamo "Errare humanum est, perseverare autem diabolicum".
Ora, non so se uno che non conosce la grammatica italiana riesca a capire una locuzione latina ma è talmente famosa che mi auguro di si.


P.s.
Una cosa è certa, fino a quando questo argomento era utile
a Marco per vendere libri, andava tutto bene;
 ora che è diventato scomodo perché gli si sta ritorcendo contro,
allora è improvvisamente diventata ...
una discussione "sterile".
Misteri dell'evoluzione.
....

20.Aprile.2020 Aggiornamento.
Il citato post di Marco Pellitteri, del 6.Aprile u.s., oggi "stranamente" risulta essere non più reperibile.
Si ipotizza che sia stata solo modificata la privacy, nel senso che ora è possibile che lo possano vedere solo i suoi amici, ma è molto più probabile che anche questo post sia stato rimosso del tutto.
Comunque, in entrambi i casi, il fatto che non sia più a disposizione del pubblico la dice lunga sulla bontà del contenuto.
Per coloro che mi hanno posto alcune domande, sintetizzo i concetti già espressi:
SI, è corretto dire "vegano" !
La "regola" fondamentale è che trattandosi di personaggi inventati relativi a un ipotetico (quindi non reale) pianeta di nome Vega, si possono usare entrambi i termini, ed anzi, grammaticalmente parlando ci si attenderebbe "vegano" e NON "veghiano".
Non solo, Pellitteri è un sociologo, quindi da studioso dei comportamenti umani, non può dire una cosa falsa come il negare che noi, bambini/adolescenti/adulti, usavamo il termine "vegani" nel 1978.
Insomma, la sua passione per il veganesimo annebbia il suo giudizio.
Io nel 1978, quando è iniziato Goldrake, avevo 10 anni, lui meno di 4.
....

mercoledì 4 dicembre 2019

Dal vangelo di Marco



Nel vangelo apocrifo "Mazinga Nostalgia" di Marco Pellitteri, quarta edizione pubblicata nel 2018, è possibile leggere di tutto e di più, ma di quei due tomi, ci si può realmente fidare?
Come molti sapranno, io mi rifiuto di acquistarlo perché non ne vedo l'utilità, dato che si propone come guida agli anime giapponesi, ma poi si scopre che il presunto "esperto" non conosce molte nozioni fondamentali e supplisce queste sue deficienze ... semplicemente "inventando" !
Insomma, la classica "esposizione creativa" di un autore in cerca di fama.
.
Per dimostrare questa mia avversione, qualche settimana fa mi sono fatto inviare un estratto del recente libro "Mazinga Nostalgia".
Di seguito vi ricopio integralmente la nota n.19 e poi la analizziamo insieme.


Adopero qui anche io le definizioni <<Spaziali di Vega>>, che è quella che venne usata più spesso nell'adattamento italiano della serie animata, e <<Veghiani>>, che è quella che fu scelta dagli autori dei libri illustrati italiani basati sui personaggi.
Sia notata di passaggio la finezza linguistica <<Veghiani>> invece di <<Vegani>>.
I vegani come gruppo di persone che mangiano solo frutta e verdura non erano all'epoca (fine anni Settanta) ancora chiamati così, bensì vegetaliani (variante radicale dei vegetariani), tuttavia è interessante la vena quasi profetica dell'evitare il termine <<vegani>> da parte di coloro che si occuparono dell'adattamenta RAI.
Sia annotato, comunque, che in italiano per questioni ortografico-grammaticali e fonetiche, <<Veghiani>> è corretto e <<Vegani>> è scorretto, se si intende indicare ipotetici abitanti di Vega.
Ho avuto modo di illustrare la natura di questa sottigliezza linguistica nel corso della trasmissione di radio Tre -La lingua batte-, puntata dell'8 maggio 2016, <<L'italiano dei cartoni animati>> e ancor meglio nella sua integrazione del 15 maggio 2016, in cui ho potuto spiegare il tema in modo più dettagliato.
Si noti infine che in alcuni articoli su Goldrake su quotidiani e settimanali di grande tiratura negli anni 1978-'80 gli alieni di Vega vennero chiamati, in modo maldestro, perfino <<Veganiani>> (sic!)

Tratto da "Mazinga Nostalgia" di Marco Pellitteri,
quarta edizione pubblicata nel 2018,
tomo II, pag. 1156, nota a fondo pagina n.19.


Come avete notato, ritorniamo sulla faccenda di "veghiano" per capire il come questo autore abbia volutamente omesso/modificato alcuni fatti, al fine di manipolare a suo uso e consumo ... la "verità".
La tecnica è semplice: mescolare alcune nozioni vere con altre "costruite ad arte".

_1_
Mette in evidenza che la definizione di "Spaziali di Vega" è la "più usata", ma ciò significa che tende, sin da subito, a mettere in secondo piano il fatto che ci sono definizioni meno usate ma comunque presenti

_2_
Dice che "Veghiani" è la scelta usata dagli autori dei libri illustrati italiani basati sui personaggi, ma non ne approfondisce il perché.
Oggi, grazie alla mia ricerca approfondita sulla questione, sappiamo che fu una scelta dettata dalla premura di andare in stampa e non da reali e approfondite conoscenze della lingua italiana, come ho ampiamente dimostrato qui:
https://iveganidivega.fandom.com/it/wiki/Vegano#Concludendo:_cosa_.C3.A8_realmente_successo_nel_1978.3F

_3_
Poi, tutto il resto va di conseguenza ...
Essendo Pellitteri un chiaro simpatizzante del veganesimo, ha inserito il classico "pistolotto" sul quell'argomento.
Purtroppo lo fa utilizzando termini e frasi volte a convincere il lettore delle sue tesi, ma sono chiaramente delle stupidaggini:

a) "la finezza linguistica <<Veghiani>>"; quella che lui chiama "finezza" è in realtà un banale errore, come è stato confermato dalla Accademia della Crusca

b) "è interessante la vena quasi profetica dell'evitare il termine <<vegani>>", in realtà è interessante notare come questo autore sia abile nel circuire il lettore guidandolo in fantasiose conclusioni propedeutiche alle sue errate tesi; la verità da lui opportunamente celata, è che il doppiaggio per questo tipo di cartone animato attraversava la fase "pioneristica" e, diversamente da quello che Marco scrive, il termine -vegano- è stato usato nella puntata n.24 della serie animata, il 5 maggio 1978 (nella quale, "vegano", è usato per la prima volta in un audio video italiano).
La cosa grave è che, Marco Pellitteri, per ben 40 anni (da maggio 1978 a febbraio 2018) ha ignorato del tutto questa nozione dimostrando di non essere "esperto" del cartone animato (io preferisco chiamarli cosi) di Goldrake; cioè "ha toppato clamorosamente" sul principale personaggio oggetto dei suoi lunghi studi, al quale ha dedicato libri sin dalla prima edizione di Mazinga Nostalgia del 1999!



_4_
Ed eccoci giunti alla "balla" finale ...
"Sia annotato, comunque, che in italiano per questioni ortografico-grammaticali e fonetiche, <<Veghiani>> è corretto e <<Vegani>> è scorretto, se si intende indicare ipotetici abitanti di Vega."
Qui, tronfio delle sue personali convinzioni poi rivelatesi totalmente errate, espone un concetto senza fornire alcuna fonte.
Ed infatti, la verità è esattamente l'opposto, vedi la spiegazione della Accademia della Crusca: "da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano."
https://eglifalco.blogspot.com/2019/09/vegano-veghiano-risposta-della.html


_5_
Nuovamente, Marco, usa la tecnica del dire cose inesatte, convinto che il lettore non sia in grado di controllare quanto scritto.
Egli si pavoneggia citando due trasmissioni radiofoniche nelle quali ha partecipato, dicendo:
"Ho avuto modo di illustrare la natura di questa sottigliezza linguistica nel corso della trasmissione di radio Tre ..."
Chi, come me, si è preso la briga di andarsi ad ascoltare le trasmissioni citate, nota la totale assenza di spiegazione e di fonti sulle citate "questioni ortografico-grammaticali e fonetiche".


Oggi sappiamo che Marco Pellitteri ha volutamente inventato "questioni ortografico-grammaticali e fonetiche", perché ha cancellato l'unica sua spiegazione, scritta nel suo profilo personale e pubblico di facebook.
Se poi si aggiunge che è stato clamorosamente smentito dai veri esperti linguisti della Accademia della Crusca, allora il quadro è completo.
Una cosa certa è che Marco Pellitteri, il 24 marzo 2018, aveva annunciato, in una intervista ad una webradio, che avrebbe scritto un articolo in merito "da pubblicare da qualche parte"; ma registro che, al momento, di questo "articolo" non se ne ha traccia.




sabato 14 settembre 2019

I seleniti Alphani




Come sapete, la risposta della Accademia della Crusca ha posto, finalmente, la parola FINE alla ormai famosa diatriba "vegano"-"veghiano".
Pochi però hanno notato che, se realmente esisteva un suffisso -iano, ciò avrebbe comportato il dover mettere in discussione anche il termine "Alphani" in Spazio1999.
Perché?
Perché, pur di dare credito all'assurda teoria di una regola grammaticale, l' "inventore" del suffisso -iano da applicare a Vega, aveva scomodato il fatto che Vega esiste ... salvo poi dimenticarsi che è una stella 😂 .
Voi mi direte, si ma che c'entra la diatriba di Vega con la Luna?
Bhe, ci sono 2 cose:
 

_1_
se esistesse il suffisso -iano e un obbligo grammaticale di doverlo usare, allora dovremmo dire "Alphiano", ma abbiamo appurato che ciò NON è assolutamente vero.
 

_2_
La Luna esiste, ed è, nelle sue limitazioni, "abitabile" da esseri umanoidi !
Ora, in italiano, i suffissi che rispondono a un generico "quelli di ...", sono principalmente tre: -ese, -ino e -ano; quindi "Alph-ano" corrisponde perfettamente a quello usato.
Però, leggendo la nota della Accademia della Crusca riguardo alla scelta del suffisso, troviamo: "ma per la luna si usa selenita", quindi "quello della Luna" (ciò che si riferisce all’astronimo Luna) è un selenita.
 


Ma allora, è errato dire Alphano? No !
Il motivo è semplice: gli Alphani sono "quelli della" base Alpha !
Cioè, ipotizzando che sulla Luna ci siano due o più basi lunari, avremo gli Alphani per la base Alpha, i Betani per la base Beta e cosi via...
Però, in generale, "quelli della Luna" si chiamano, in italiano, i "seleniti".

Buon 13 settembre ... e che la Luna rimanga con noi !

FONTI:
http://www.accademiadellacrusca.it/…/domand…/vegano-veghiano

http://treccani.it/vocabolario/selenita
selenita (o selenite) s. m. e f. e agg. [dal gr. Σεληνίτης, der. di σελήνη «luna»] (pl. m. -i), letter. – Abitante immaginario della Luna: più di noi sereno Vedrà la luce il primo Selenita (Pascoli); per estens., come agg., stravagante, lunatico: l’agenzia turistica Dove la trovò un tale Non meno s. ma comprensibile (Montale).



domenica 8 settembre 2019

Vegano-Veghiano Risposta della Accademia della Crusca

Lo scorso 3 settembre 2019, la Accademia della Crusca ha risposto al mio quesito riguardo a eventuali regole grammaticali sull'uso di "vegano" o "veghiano" riguardanti l'argomento FANTASCIENZA.
http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/vegano-veghiano

Di seguito analizzerò e commenterò questa risposta mettendola in relazione alla presunta "ricerchina" di Marco Pellitteri. Detta "ricerchina", a suo dire, dimostrava che il termine "vegano" non era utilizzabile, ma ora vediamo cosa ne pensa la Accademia della Crusca.

                                                                                                                               
[Aggiornamento]
In questo post farò riferimento alle presunte regole grammaticali spiegate da Marco Pellitteri in un suo post pubblicato nella sua pagina personale e pubblica di facebook, ma che in seguito ha rimosso.
Dal canto mio, per spiegare cosa è avvenuto sono costretto a citare alcuni passaggi di quel lunghissimo post rimosso.
In esso, tra le tante cose errate, diceva di aver spiegato queste motivazioni in un suo libro, cito:


Ultimamente l’ho fatto nella IV edizione del mio libro “Mazinga Nostalgia” (tomo II, uscito questo mese [era Aprile 2018, ndr], edizioni Tunué). Prima ancora, lo avevo fatto in due puntate del programma di Radio Rai Tre “La lingua batte” di Cristina Faloci (dell'8 e 15 maggio 2016). Tuttavia, a onor del vero, in “La lingua batte” avevo affermato che la parola “vegano” non è attestata nel doppiaggio storico di “Atlas Ufo Robot”. Devo correggere quest'affermazione, perché in effetti nell'edizione italiana della puntata 24 di “Atlas Ufo Robot” (risalente al tardo 1978) viene usata la parola “vegane” in riferimento alle truppe di Vega.


Si noti che la puntata 24 fu trasmessa il 5 maggio 1978 e non nel "tardo 1978"!
Inoltre, non cita la occorrenza in cui Venusia dice "spia spaziale dei vegani", dimostrando in modo inequivocabile che per 40 anni (dal 1978 al 2018), da esperto, non ha mai visto con attenzione quella puntata.
Questa è una grave mancanza, in quanto Pellitteri ha sottovalutato il fatto che il termine "vegano" è stato usato per la prima volta in un audio/video italiano (in "Atlas Ufo Robot"), utilizzato per la fantascienza, ed antecedentemente alle prime occorrenze riguardanti il movimento vegan in Italia.

Ma rimaniamo in tema.
Nel libro è risultato non esserci le motivazioni riguardanti le regole grammaticali descritte nel post rimosso da facebook, delle quali ora vi cito solo le conclusioni finali di quel lunghissimo post:


C'è una differenza fra aggettivi deonomastici: all'interno di questa categoria, una sottocategoria speciale è quella degli aggettivi deantroponimici, cioè derivati da nomi di persone; questi, nel caso terminino con il suffisso -ano, spesso non vogliono la lettera i davanti, laddove molti degli altri aggettivi deonomastici, in particolare quelli derivati da nomi di luoghi, prevedono il suffisso -iano (e appunto, per questioni eufoniche, in alcuni casi -hiano e -ziano).


Risulta evidente che affidare questa spiegazione solamente ad un post di facebook e poi rimuoverlo, dopo aver venduto il libro, non depone a favore della sua credibilità.
                                                                                                                               


Ed ora, ecco cosa dice la Accademia della Crusca:



Quesito:
Alcuni utenti ci chiedono quale potrebbe essere il nome degli ipotetici abitanti di Vega, anche in considerazione della possibile sovrapposizione con una forma usata per indicare coloro che seguono una dieta esclusivamente vegetale.


Vegano  o veghiano?
Il quesito posto dai lettori potrebbe sembrare ozioso, considerato che il pianeta Vega e i suoi abitanti appartengono esclusivamente alla letteratura fantascientifica, tuttavia apre la strada a vari tipi di considerazione.
Abbiamo nel nostro caso:
 1) un aggettivo “etnico” o di relazione che fa riferimento a un astronimo inesistente se non nella fantasia di alcuni autori e traduttori;
 2) un aggettivo che indica rapporto e correlazione con una stella autentica, Vega (ossia Alpha Lyrae, la più luminosa dell’emisfero celeste boreale dopo Arturo, così battezzata riducendo un sintagma arabo per ‘avvoltoio che plana’), ma in quanto stella evidentemente disabitata;
 3) un aggettivo di conio recente che indica un particolare tipo di persona vegetariana.



Il cappello introduttivo spiega il perché questo quesito, apparentemente futile, è in realtà molto interessante dal punto di vista linguistico e sono molto contento di essere riuscito a trasmettere queste motivazioni.

Nel contempo, aggiungo che ci sono, come vedremo in seguito, anche altri importanti motivi, riguardanti altri ambiti.
Ma proseguiamo nella lettura ...

Come ben evidenziato dagli attentissimi lettori, e in particolare da Italo P. (Bari) a proposito del cartone animato Goldrake (dal 1978), dove l’eroe combatte i nemici provenienti da Vega, gli spettatori attribuivano a questi ultimi il nome di vegani, supportati da qualche puntata in cui veniva usato, appunto, il termine vegani/e. Ma già su alcuni libri dell'epoca era possibile leggere il termine veghiani, generando confusione nel caso esistesse un altro pianeta di nome Veghia.
Ora, qual è il termine più corretto, vegano o veghiano?

Non vi nascondo una punta di orgogliosa soddisfazione nell'essere stato citato
[Italo P. (Bari)] dalla Accademia della Crusca, che ringrazio.
Riguardo la mia domanda relativa a "Veghia", devo aggiungere un paio di note per rendere maggiormente comprensibile il quesito.
Nel febbraio/marzo del 2018, avevo fatto questa domanda prima a Marco Pellitteri e poi alla Accademia:

"Nel caso fossi uno scrittore di fantascienza e dovessi scrivere un racconto dove compaiono due pianeti immaginari Vega e Veghia, come dovrei chiamare gli abitanti dei due pianeti in modo da distinguere gli uni dagli altri?"

Chiaramente, la domanda ha un senso logico perché chi ha qualche nozione in merito sa che la radice di Vega è "veg-" e la radice di Veghia è "veghi-".
Inutile dire che la risposta di Pellitteri, il quale aveva ben compreso di essere in difficoltà, fu molto scomposta e la potete trovare (al netto di una eventuale cancellazione da parte di Pellitteri) nella tediosa quanto infruttuosa discussione QUI su facebook.

Di fatto, la mia domanda ha però sortito l'effetto desiderato perché scopriva il nocciolo della questione, occultato da Pellitteri, ma "snocciolato" dalla Accademia ...

Nella lingua italiana gli aggettivi etnici che indicano genti e popolazioni appartenenti a una città, regione, stato, continente, ecc. presentano una ricchezza notevole di suffissi, come ben evidenziato dal DETI (Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani) di Teresa Cappello e Carlo Tagliavini (Bologna, Pàtron, 1981, ora anche in edizione digitale con introduzione di Paolo D’Achille, Pàtron - in riga edizioni, 2017) e negli studi di Grazia Crocco Galeas (Gli etnici italiani. Studio di morfologia naturale, Padova, Unipress, 1991) e di Franz Rainer (Etnici, in Grossmann-Rainer 2004, pp. 402-408).

Il suffisso di gran lunga più produttivo è -ese, tanto che viene attribuito “a tavolino” nelle guide e negli annuari a quei luoghi che non usano un etnico specifico ma ricorrono alla perifrasi “quelli di ...”.
Seguono con frequenza quasi pari i suffissi -ino e -ano; in Italia troviamo il secondo in romano, pisano, mantovano, padovano, trevisano, ascolano, aquilano, teramano, casertano, friulano, padano, ecc.; e nei doppi suffissi -igiano/-esano (astigiano, parmigiano, marchigiano, ecc.) ed -etano/-itano (napoletano, salernitano, palermitano, cagliaritano, ecc.).

Andrà notato che dove la terminazione è -ianoveneziano, emiliano, siciliano, italiano ecc. – la -i- è parte della radice e non del suffisso. Il suffisso -iano, infatti, non è utilizzato per la formazione di etnici (con rarissime eccezioni esotiche: sahariano). Si è invece specializzato in aggettivi che, lessicalizzando un antroponimo, nome personale o soprattutto cognome che sia, indicano il pensiero, le opere, le caratteristiche, l’adesione alle idee, ecc. di uno scrittore, un artista, uno scienziato, un militare, un politico, uno sportivo, un personaggio dello spettacolo: così manzoniano, dannunziano, felliniano, mussoliniano, berlusconiano, salviniano e via dicendo (si tratta di centinaia di voci registrate nei dizionari e migliaia attestate in rete).
Pertanto da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano

Qui la risposta della Accademia della Crusca è chiara e netta.
Ho evidenziato quello che avevo già intuito da semplice lettore, ma che, evidentemente, necessitavo di una conferma da veri esperti in linguistica.

La conferma è arrivata e, anzi,va ben oltre le mie più rosee aspettative, perché l'Accademia dice che NON ESISTE il suffisso "-iano" quale suffisso al toponimo/astronimo Vega.
Il problema, infatti, nasceva dalle ipotesi errate dello scrittore Marco Pellitteri che, ad esempio, in una intervista del 29 marzo 2018, per la webradio "Radioanimati",

[ Vedi: https://eglifalco.blogspot.com/2019/08/lesperto-inesperto.html ]

aveva detto (cito):

Ho spiegato in un post su facebook che dovrò tramutare in articolo da pubblicare da qualche parte, non sono un linguista ma ho fatto qualche mia "ricerchina" e ho verificato che, per quanto riguarda proprietà relative ad ASTRI, quindi, aggettivi basati sulla suffissazione, cioè sulla apposizione di un suffisso relativi a corpi celesti o anche a altre entità paragonabili, si usa una formula "eufonica". Per cui non dirai Giov-ano per dire l'abitante di Giove o una caratteristica del pianeta Giove, ma dirai Giov-iano. Non dirai Saturn-ano ma Saturn-iano, e cosi via.
Lo puoi applicare, praticamente, a tutti i pianeti del sistema SOLARE. Marz-iano, Venus-iano, Terrestre è un'eccezione.

In realtà, avevo già"smontato" questa tesi, ed avevo ragione, usando dei semplici ragionamenti logici, al punto che lo stesso Pellitteri ha, prima, modificato versione nel post citato su facebook, ed in seguito ha cancellato del tutto detto post.
Chiaramente, anche l'atteso "articolo da pubblicare da qualche parte", non è mai stato pubblicato perché era palesemente pieno di castronerie.
Vediamone alcune:

_1_
Pellitteri sosteneva l'esistenza del suffisso "-iano", ma la Accademia della Crusca l'ha categoricamente smentito.
Citazione da Accademia della Crusca:
Il suffisso -iano, infatti, non è utilizzato per la formazione di etnici ...

_2_
Pellitteri, per dare corpo alla sua tesi, ha citato delle non meglio specificate ...proprietà relative ad ASTRI, quindi, aggettivi basati sulla suffissazione, cioè sulla apposizione di un suffisso, relativi a corpi celesti o anche a altre entità paragonabili, ...

In questo senso la risposta della Accademia è stata ancora più chiara, infatti dice:
Il suffisso di gran lunga più produttivo è -ese, tanto che viene attribuito “a tavolino” nelle guide e negli annuari a quei luoghi che non usano un etnico specifico ma ricorrono alla perifrasi “quelli di ...”. Seguono con frequenza quasi pari i suffissi -ino e -ano;...
Va da sé che tra veg-ese, veg-ino e veg-ano, l'unico realmente utilizzabile è "vegano", il quale è, appunto, quello indicato dalla Accademia:
Pertanto da un qualsiasi toponimo ed anche astronimo Vega ci attenderemmo vegano e non veghiano.

_3_
Non esiste alcuna formula "eufonica" per la quale si debba usare un suffisso inesistente come -iano invece di -ano.
Oppure, se esiste, è Pellitteri, un sociologo NON linguista che deve spiegare agli esperti della Accademia della Crusca i risultati della "ricerchina" ... e vi lascio immaginare l'esito.



D'altro canto c'è comunque l'uso conclamato del termine "veghiano", quindi torniamo a leggere il post della Accademia della Crusca ...

Si può tuttavia obiettare che, proprio in campo astronimico, ciò che si riferisce a Venere e a Marte è detto rispettivamente venusiano e marziano, anche se gli aggettivi (o sostantivi nel caso di racconti fantascientifici) sono stati introdotti in italiano attraverso i francesi vénusien e martien; in mercuriano la -i- è parte del nome base; e gli aggettivi gioviano, saturniano, uraniano, nettuniano, plutoniano si sono formati ad imitazione dei primi (ma per la luna si usa selenita). Ecco perché l’uso di veghiano non rappresenta un fatto eccezionale e tanto meno... scandaloso. Inoltre, se gli autori dei racconti fantascientifici hanno usato entrambi i termini, è difficile negare diritto di cittadinanza a uno dei due.



In questa parte della spiegazione troviamo le seguenti informazioni:

1. la conferma alla mia intuizione che in "venusiano" e in "marziano"  il suffisso è sempre -ano e la "i" deriva dalla radice che ha subito una influenza dai termini francesi (rispettivamente "venusien" e "martien")

2. in "mercuriano", il suffisso è, di nuovo, -ano perché la "i" fa parte del "nome base" di "Mercurio" (quindi "mercuri-ano")

3. gli aggettivi gioviano, saturniano, uraniano, nettuniano, plutoniano si sono formati ad imitazione dei primi (venusiano, marziano e mercuriano)

4. si riconferma il fatto che non esiste un suffisso -iano

5. si riconferma il fatto che non esiste alcuna regola grammaticale o formula "eufonica", come enunciato da Pellitteri.

6. se da un lato non rappresenta un fatto eccezionale l'utilizzo di "veghiano", dall'altro, contrariamente a quanto sostenuto da Pellitteri, non è assolutamente errato usare "vegano", il quale, anzi, sarebbe la soluzione più idonea in quanto attesa dagli stessi linguisti; ed era esattamente quello che mi aspettavo, cioè nessuno dei due termini ha il diritto di "paternità esclusiva" e, quindi, nessuno dei due è "automaticamente escludibile".

Però uno "scandalo" c'è !
Infatti, è scandaloso che uno scrittore, Marco Pellitteri, non si preoccupi di andare a fondo nelle sue "ricerchine" e, di fatto, inganni i suoi lettori; ancora peggio se, come ho dimostrato, c'è la volontà di invertire i risultati di una ricerca (dolo?).

Ma, prima di trarre le conclusioni, proseguiamo nella lettura del post della Accademia della Crusca, perché ci sono molti altri punti interessanti ...

Passando all’altra possibile confusione terminologica, chi è nato prima: il ‘tipo di vegetariano’ o ‘ciò che si riferisce all’astronimo Vega’ (inteso sia come stella reale che come pianeta immaginario)? Un po’ di cronologia: vegano in alimentazione, dall’inglese vegan, forma contratta di vegetarian, è voce inventata da Donald Watson nei primi anni ’80 del XX secolo.

Un attimo!
Secondo diverse fonti, tra le quali wikipedia inglese, Donald Watson ha coniato il termine "vegan" nel novembre del 1944. Viceversa, nei primi anni '80, ci sono le prime attestazioni del termine "vegano" in italiano (in relazione al regime alimentare), ma ad opera di italiani.

 Il vocabolario Zingarelli lo registra dal 1998, datandone la prima attestazione nel 1993; il GRADIT nel 1999 lo ignora, ma documenta vegan (sec. XX), veganiano (sec. XX) e veganista (1986), rinviando a vegetaliano (1986), vegetalismo e vegetalista (ancora genericamente al sec. XX). [Per la trattazione di questi termini si rimanda alla scheda di Barbara Patella su questo stesso sito]

Vegano nella fantascienza è anteriore, presente in romanzi e dal 1978 in TV (UfoRobot Goldrake). L’informatissimo sito iVeganiDiVega presenta una lunga lista di romanzi che s’inizia con Guerra nella Galassia (collana “Urania”, 20 aprile 1953, a firma Edmond Hamilton, tit. orig. The Star Kings 1947, trad. Patrizia Dalloro) e si continua con altri 11 titoli prima del 1980, tra cui Il vegano, racconto nella raccolta, sempre di “Urania”, Le strade dell’invasione (1967). Poiché Patrizia Dalloro è uno degli pseudonimi usati da Giorgio Monicelli, curatore della collana (fratello maggiore del regista Mario e inventore del termine fantascienza con un calco dall’ingl. science fiction), è verosimilmente attribuibile a lui la prima occorrenza di vegano.


Ringrazio per l'apprezzamento del mio wiki iVeganiDiVega e preciso che lo pseudonimo citato non è PatriziA ma PatriziO Dalloro.


[Aggiornamento] La ricerca prosegue, a ritmi meno serrati, ed ora il totale dei titoli antecedenti al 1980 sono 15, nei quali ora spicca la presenza di un libro su Star Trek pubblicato nell'Agosto 1978.


Proseguiamo con la lettura del post della Accademia della Crusca ...

Il sito precisa che due occorrenze di vegano, come sostantivo e come aggettivo, figurano nella puntata n. 24 di “Atlas Ufo Robot” trasmessa dalla ReteDue Rai il 5 maggio 1978, a poche settimane dalla pubblicazione del libro Giunti-Marzocco dedicato allo stesso Ufo Robot dove è invece attestato veghiani, probabile adattamento del francese véghiens. Dopo un periodo di convivenza a frequenza simile, veghiano ha continuato ad essere usato nei fumetti prendendo il sopravvento.

I lettori si chiedono cosa accadrebbe di fronte all’invenzione di un astronimo Veghia. E, molto più realisticamente, che fare ora che il termine vegano legato alla dieta registra una crescente diffusione? In entrambi i casi, la risposta è molto semplice: le omonimie sono sempre esistite e non danneggiano una lingua, specie quando i contesti, come in questo caso, possono facilmente dissipare i dubbi. Peraltro, chi oltre a occuparsi di astri e di fantascienza amasse la letteratura (spagnola in particolare) ricorderà il grande commediografo seicentesco Félix Lope de Vega, non tanto per il suo raro aggettivo derivativo, che è semmai lopiano e non vegano/veghiano (anche se nella tesi di dottorato di Francesca De Santis, Il manoscritto magliabechiano VII-353. Edizione e testi e studio, Università degli Studi di Pisa, a.a. 2005-2006, rel. Blanca Periñán, si legge due volte “commedie lopeveghiane” pp. 130 e 271 e una volta “versi lopeveghiani”, p. 185); quanto perché il suo predicato nobiliare rimanda al diffuso toponimo iberico Vega; trattasi di voce prelatina per ‘riviera, terreno basso, piano generalmente attraversato da un fiume’, ben diffuso anche preceduto da articolo o pluralizzato (Las Vegas presso Toledo e nel Nevada), da cui i cognomi Vega, De Vega, De la Vega, Vegas, Veiga e gli etnici come veganos almeno per Vega de Raiponce presso Valladolid.

Tanto vale, allora, divertirsi con la lingua: un blog spagnolo destinato ai vegetariani estremi valorizza la “órbita vegana”, giocando proprio sul bisenso dell’aggettivo e a Madrid un ristorante vegano sorge in calle Lope de Vega.

Enzo Caffarelli


Ed ecco riconosciuta la conclusione a cui ero giunto e per la quale mi battevo tanto:
le omonimie sono sempre esistite e non danneggiano una lingua, specie quando i contesti, come in questo caso, possono facilmente dissipare i dubbi.

Quindi, essendo "vegano" e "veghiano" esattamante equivalenti dal punto di vista linguistico, la scelta di preferire l'uno o l'altro termine è delegata allo scrittore, il quale utilizzerà altri parametri per decidere quale usare.

Ed è qui che interviene la domanda vera che lo scrittore deve porsi:
cosa sto scrivendo?

La stragrande maggioranza dei libri che si scrivono oggi su Atlas Ufo Robot, sono libri di saggistica, tramite i quali si vorrebbe descrivere il "fenomeno" dei robottoni iniziato con Goldrake a fine anni '70.
Quindi la domanda è: come è pensabile descrivere quelle situazioni e quelle emozioni se nei libri si usa "veghiani"???

L'unica risposta che avrebbe un senso è che lo scrittore è una persona simpatizzante del regime alimentare vegetaLiano, altrimenti detta: "vegano"!
Pellitteri è chiaramente un loro simpatizzante, è sufficiente ascoltare integralmente i suoi interventi per rendersene conto.
E non ci sarebbe nulla di male, se solo avesse l'umiltà di ammetterlo!

Infatti, conosco un altro scrittore che è dichiaratamente vegano e dice in tutta onestà: "io preferisco usare -veghiani- quando si parla dei nemici di Goldrake" ... punto!
Però, è una persona onesta e riconosce il fatto che alla fine degli anni '70 tutti usavano il termine "vegani" per indicare i nemici di Goldrake.

Pellitteri, invece, no! Lui era convinto di poter "riscrivere la storia", ma evidentemente ha fatto i conti senza l'oste, perché io c'ero! Pellitteri è classe 1974, io sono classe 1968 ... lui nel 1978 aveva 4 anni ... io ne avevo 10! Mi spiace per lui, ma i miei ricordi sono lucidissimi, non soffro di nessuna "retrodatazione" o "dissonanza cognitiva" !
Per i lettori che non sanno a cosa mi riferisco, li invito a vedere integralmente il mio video: https://eglifalco.blogspot.com/2019/08/lesperto-inesperto.html

E gli scrittori "onnivori"? Perché usano "veghiani"?
Fino ad oggi, quel che è fatto, è fatto, ma da oggi in poi?
Che timore c'è nel voler usare il termine "vegano"?
Forse si teme di "urtare" la sensibilità dei vegani?
E alla sensibilità dei fan, non ci pensate?
Non vorrete farmi credere che temete qualche bullo vegano poco incline al dialogo, perché sarebbe davvero una risposta infantile !

E nei dvd/bluray?
Probabilmente non ci saranno altre riedizioni (mai dire mai), ma se ci fossero?
Davvero è cosi "opportuno" usare il termine "veghiani" se nel cartone animato è stato usato "vegani"???

Ed infine, c'è un altro aspetto che si sta sottovalutando:
il termine "veghiano" sta pian pianino sdoganando i limiti del cartone animato di Goldrake, approdando in tutta la fantascienza italiana.
Ora non ce ne rendiamo conto, ma se non si interviene subito, informando il più possibile, avremo una vera "invasione di veghiani" !

Italo EgliFalco Pellegrino